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EDITORIALE – Psg, c'est trop facile

Analisi sul mercato del club transalpino, vicino al doppio colpo stellare Ibra-Thiago Silva

EDITORIALE PSG – E così son buoni tutti. Quanto prenderesti Marco dalla Juventus? Un milione l'anno? Ecco da noi percepirai il doppio. Caro presidente Sebastiani quanto mette sul piatto Marotta? Sette-otto? Noi per Verratti te ne diamo dodici. E i giochi sono fatti. Nessuna strategia, nessuna trattativa segreta, contro-mossa o stretto legame con il procuratore di turno. Con il Psg ora e Manchester City prima nessuno più si diverte a raccontare il mercato dei big. E' solo una questione di cifre, di (enormi) dettagli economici che passano attraverso le telefonate di Leonardo, uno dei primi a lasciare il Bel Paese per sradicare ogni campione dalla propria realtà: da Pastore, Menez, Alex e Lugano, passando per Lavezzi fino al duo stellare Thiago Silva-Ibrahimivoc mentre in Italia Napoli e Fiorentina litigano per gli spicci, per il passaggio di Gamberini in Campania.

Raiola nel frattempo è diventato un esperto delle leggi transalpine, preoccupatissimo che le nuove regole nazionali possano stangare il conto in banca dello svedese (Hollande vuole tassare il 75% dei redditi che superano 1 mln di euro): dai dodici iniziali a stagione ora ne pretende infatti quattordici per dodici mesi…Non sia mai che nella prossima denuncia dei redditi, la famiglia Ibrahimovic debba versare più soldi di quelli previsti…

I giochi sono comunque fatti, facili come sempre. Operazioni lampo, nel massimo relax e quiete degli interlocutori. Peccato che il gioco, così facile, sia anche poco in linea con (l'ex) carissimo fair play finanziario voluto da Platini: nella holding che controlla il club francese Qatar Sport Investments, spicca il nome del figlio del presidente della Uefa, Laurent. Ma anche questo è un dettaglio enorme.

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