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Mario Stagliano su Calcioscommesse

RadioCalciomercato.it ha intervistato il noto avvocato esperto di diritto sportivo

CALCIOSCOMMESSE, ESCLUSIVO AVVOCATO STAGLIANO / ROMA – Oggi è stato il giorno delle sentenze del secondo filone del Calcioscommesse. Per commentare le decisioni della giustizia sportiva RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha invervistato in esclusiva l'avvocato Stagliano, massimo esperto di diritto sportivo, e legale della Nocerina: “Né io né il presidente Citarella abbiamo mai usato l'espressione 'Voi così legalizzate l'illecito sportivo', ci tengo a precisarlo. Anzi mi sono voluto scusare per questa frase”.

COME STANNO LE COSE? – “Io sono abituato alla giustizia penale, non a quella sportiva. Oggettivamente se vado a confrontare le sentenze uscite stamattina con quelle uscite durante il patteggiamento, devo dire che la differenza è davvero troppo pesante. Tra 3 mesi e 4 anni di squalifica ce ne passa… Valuteremo comunque questo discorso in Corte di giustizia federale. I provvedimenti di stamattina sono in linea con le richieste e l'impianto accusatorio della Procura Federale. Al di là di qualche piccola riduzione di pena e qualche assoluzione, per il resto l'impianto della procaura federale evidentemente ha retto.

GIUSTIZIA E' FATTA – “Nell'ambito di questi procedimenti, credo di poter dire che è stata fatta giustizia. Queste sentenze sono in linea con tutti i precedenti della giustizia sportiva. Mi auguro che in appello ognuno riesca a dimostrare la propria estraneità e ad avere il proscioglimento. Se ci si arrocca sulla posizione di voler negare tutto, si va contro pesanti sanzioni da parte della giustizia sportiva. Questo almeno è il messaggio che arriva dalla sentenza di stamattina”.

RIFORMA DELLE PENE
– “I mesi di squalifica spesso nel calcio vengono scontati durante il periodo estivo, quando non ci sono competizioni. Mi sembra un'ottima proposta quella di modificare le regole facendo decorre i termini da quando iniziano le competizioni ufficiali. Bisogna sottolineare che per quel che riguarda le squalifiche non inerenti al doping, gli atleti possono prendere parte a tutte la gare non ufficiali. Questo ovviamente riduce l'effetto della sanzione. Il diritto sportivo dovrebbe soprattutto salvaguardare l'etica dello sport stesso”.

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