Al fianco del tecnico anche il presidente Agnelli: “Antonio e' e sara' il nostro allenatore”
CALCIOSCOMMESSE CONFERENZA AGNELLI E CONTE / TORINO – “Siamo supersereni”: la Juventus non si mostra preoccupata e si schiera al fianco di Antonio Conte. Dopo l'iscrizione del tecnico nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse portata avanti dalla Procura di Cremona, alle 18.30 l'allenatore bianconero terrà una conferenza stampa. Al suo fianco ci sarà anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. Calciomercato.it seguirà in diretta la conferenza.
Ore 18.38 – Parla Andrea Agnelli: “Tutti seguiamo i fatti di cronaca giudiziaria sportiva e il quadro che si sta delineando è preoccupante per il mondo del calcio e tutti seguiamo con attenzione e amarezza. A quanto conosciamo oggi, non risulta che Antonio Conte faccia parte di questo quadro preoccupante. In primo luogo perché il ruolo attribuito a lui è insignificante. Poi perché io conosco Antonio da venti anni e i valori di lealtà e onestà li vedo applicati oggi nel suo lavoro di allenatore della Juventus. Voglio esprimere agli inquirenti il nostro rispetto per il loro lavoro, però lo stesso rispetto va anche per le persone coinvolte in queste situazioni che sono ancora tutte da verficare. La Juventus e io personalmente sono al fianco di Antonio Conte e anche di Bonucci. Gli auguro di superare questa situazione rapidamente e giocare uno splendido europeo. Chiarisco che Antonio è e sarà il nostro allenatore”.
ORE 18.42 – Parla Conte: “La mia storia parla per me: lo potete chiede ai miei calciatori e ai miei avversari chi è Antonio Conte. Una persona che vuole sempre vincere: ho subito un'aggressione con bastoni davanti a mia figlia e a mia moglie per la mia integrità morale. Con il Siena abbiamo vinto un campionato due anni fa, con grande sacrificio: ribadisco l'assoluta estraneità ai fatti, mia e dei miei calciatori. Niente e nessuno rovinerà quell'annata che è stata qualcosa di straordinaria. Sono stato indagato per associazione a delinquere, ho subito una perquisizione in casa e io non c'ero neanche. Ho letto il provvedimento e mi chiedo: perché non sono stato chiamato dai pm di Cremona prima di entrare nel registro degli indagati? Mi aspettavo di essere sentito. Ho detto tutto…vi auguro buone vacanze, le mie lo saranno sicuramente”.




















