“Addio di Pirlo? Scelta sua e della societa'. Io non prediligo solo i muscolari”
MILAN ALLEGRI IBRAHIMOVIC THIAGO SILVA / MILANO – “Il Milan riparte da 23 giocatori: sufficienti per disputare una stagione. Ma tra essi ci saranno i nostri campioni: Ibrahimovic e Thiago Silva. Me lo ha promesso Silvio Berlusconi“. Con queste parole, Massimiliano Allegri – in un'intervista esclusiva alla 'Gazzetta dello Sport' – cerca di mettere a tacere le voci sul possibile addio delle principali superstar rossonere. “Succederà molto sul mercato – prosegue l'allenatore del Milan -, ma ripartiremo da Zlatan e Thiago”. Queste dichiarazioni, aggiunte a quelle del centravanti svedese, che ha garantito di voler rimanere a Milano, dovrebbero tranquillizzare i tifosi.
PIRLO. Andrea Pirlo è stato un indubbio 'fattore', nella grande stagione della Juventus. E da più parti si è sostenuto che sia stato proprio Allegri a favorirne l'addio dal Milan. “Voglio smentire, una volta per tutte – dice il tecnico – la teoria secondo cui io abbia 'cacciato' Pirlo: Andrea con me ha sempre giocato, quando disponibile. Se ne è andato per una scelta sua e della società. E sono sicuro che, se la Juventus non avesse vinto lo Scudetto, nessuno mi avrebbe tormentato con questa storia”.
EQUILIBRI DI SPOGLIATOIO. “Chiariamo: sono contetissimo che Ibra resti. Non è vero che ci sono dei problemi tra noi due”. Allegri prosegue: “Ci sono state delle discussioni, ma con lui durano cinque minuti. Ci si capisce e ci si regola di conseguenza”. Sull'addio di numerosi componenti della vecchia guardia: “Era inevitabile: non si va in campo con i titoli vinti. Il tempo passa per tutti”. “Il nuovo leader del Milan? Il capitano è Ambrosini. Dopo di lui viene Abbiati. Il leader lo sceglie la squadra, ma uno spogliatoio unito può sopravvivere senza una 'guida interna'”.




















