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Cina, i primi giorni di Lippi: “L'Italia e' un modello. Alla fine mi faro' capire”. E sul futuro…

Nonstante le difficolta' l'ex ct della Nazionale comincia ad abituarsi alla nuova avventura asiatica

CINA, LIPPI E I PRIMI GIORNI / GUANGZHOU (Cina) – Dopo i primi giorni in Cina, e dopo la prima vittoria con il suo Guangzhou Evergrande, l'ex ct della Nazionale Marcello Lippi, traccia a 'La Gazzetta dello Sport' un primo bilancio sulla sua nuova avventura asiatica: “Qui il calcio è lontano dal nostro più di quanto si pensi. Non è facile fare l'allenatore perchè bisogna pensare a tutto, da vero manager. Il progetto mi ha affascinato, mi sono convinto dopo aver analizzato bene l'avventura; mi hanno voluto a tutti i costi e il presidente ha una grandissima passione. Qui non c'è abitudine a giocare ad alti livelli ma i giocatori buoni ci sono. Noi siamo un modello a livello organizzativo e metodico. Il più grande problema? La comunicazione. Non è facile ogni giorno al campo con un interprete ma pian piano mi farò capire. Con la famiglia comunico via internet e la vita in hotel è molto comoda. Non sento pressioni di vittoria ma ho la squadra migliore e i miei ragazzi lo sanno”. Poi spende due parole sul suo futuro: “Spero di restare qui per tutta la durata del progetto. Ho rifiutato proposte dall'Italia. Non so ancora cosa accadrà ma penso che la mia carriera stia andando verso la fine“.

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J.T.

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