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EURO 2012 ai Raggi X, Danimarca: stupire nel ricordo del '92

Tutto quello che c'e' da sapere sulla rappresentativa danese in vista del torneo continentale

EURO 2012 RAGGI X, DANIMARCA, STUPIRE NEL RICORDO DEL ‘92 / ROMA – EURO 2012 è ormai alle porte, per aiutarvi a prepararvi all’evento, calciomercato.it vi propone una rassegna sulle formazioni partecipanti. Oggi ci occupiamo della Nazionale danese.

A quasi vent'anni da quello storico successo negli Europei del '92, la Danimarca si presenta alla rassegna continentale in Ucraina e Polonia con l'obiettivo di stupire. Essere la mina vagante del torneo però non sarà un’impresa semplice considerando anche il girone di ferro nel quale è stata inserita la selezione di Morten Olsen: eliminare due tra Germania, Olanda e Portogallo infatti rappresenterebbe di per sé un autentico miracolo.

IL COMMISSARIO TECNICO – Nato a Vordingbirg il 14 agosto del 1949, Morten Per Olsen vanta nella sua carriera da allenatore due titoli nazionali in patria con il Brondby e uno in Olanda sulla panchina dell'Ajax. Nel 2000 assume la guida tecnica della Nazionale danese ottenendo i risultati migliori nei Mondiali del 2002, qualificazione agli ottavi di finali, e negli Europei del 2004 in Portogallo, dove si qualifica a quarti a spese dell'Italia. Tecnico di grande esperienza, Olsen predilige come modulo di gioco un 4-4-2 statico ed attento alla fase difensiva.

LE STELLE – Un mix tra nuove promesse e campioni già affermati. E’ un po’ questa la caratteristica principale della rosa a disposizione di Olsen. Oltre al capitano Daniel Agger, colonna portante della difesa, la Danimarca può contare sull’affidabilità del portiere dello Stoke Sorensen e sull’esperienza del bomber del Brondby Dennis Rommehdal. Per quanto riguarda i giovani talenti, invece, c’è molta curiosità intorno al campioncino dell’Ajax Christian Eriksen, già richiesto da mezz’Europa, mentre potrebbero arrivare segnali di ripresa dal difensore della Roma Kjaer e dall’attaccante dell’Arsenal, in prestito al Sunderland, Bendtner, due giocatori reduci da stagioni troppo altalenanti.

IL CAMMINO QUALIFICAZIONE – Sono bastati 19 punti alla Danimarca per imporsi come prima della classe nel girone H di qualificazione ad Euro 2012. Con sei vittorie, un pareggio ed una sconfitta, la squadra di Olsen è risultata la migliore per costanza e regolarità di prestazione a dispetto di Norvegia, Cipro, Islanda e soprattutto del favoritissimo Portogallo di Ronaldo, costretto a disputare i play-off a causa proprio del ko rimediato l’11 ottobre del 2011 a Copenaghen: decisive le reti di Krohn-Dehli e Bendtner che hanno reso inutile il 2-1 di CR7.

STORIA E PALMARES – Quando si evoca il nome della Nazionale danese e quello degli Europei di calcio, la mente torna indietro di circa venti anni, quando la selezione all’epoca guidata da Richard Møller Nielsen, dopo essere stata ripescata, si laureò campione per la prima ed unica volta nella sua storia. A quel trionfo, seguì il successo tre anni dopo nella Confederations Cup in Arabia Saudita, l’ultimo a livello intercontinentale, visto che il miglior piazzamento della Danimarca in una competizione Mondiale resta la qualificazione ai quarti di finale di Francia ’98.

LA SEDE DEL RITIRO – Impegnata in tutti e tre gli incontri del girone B negli stadi ucraini di Kharkiv e Leopoli, la Nazionale danese ha scelto un po’ a sorpresa come sede per il ritiro la città di Kolobrzeg, situata nella parte Nord-Occidentale della Polonia. Una decisione piuttosto singolare, così come è singolare il divieto imposto ai calciatori dal ct Olsen, sull’utilizzo dei social network durante la manifestazione.

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