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Darwin Pastorin su Juventus, Montella e Sannino

RadioCalciomercato.it ha intervistato il noto scrittore e giornalista sportivo all'indomani della fine del Campionato

ESCLUSIVO PASTORIN / ROMA – Il campionato si è appena concluso ed è già tempo di bilanci. Ma è tempo anche di addii e di programmazione in vista della prossima stagione. Per parlare di questo ed altro, RadioCalciomercato.it – web radio ufficiale di Calciomercato.it – ha intervistato in esclusiva Darwin Pastorin, noto scrittore e giornalista sportivo.

CAMPIONATO – “Parlare di campionato mediocre è assurdo. E' stato un torneo incerto fino alle ultime giornate. Ci sono stati giovani saliti alla ribalta, campioni che si sono confermati. In quest'ultima giornata di lacrime, anche dal punto di vista tecnico si sono viste delle ottime cose. Soprattutto la Juventus ha mostrato un gioco che ha ricordato quello del Barcellona“.

ADDII ILLUSTRI – “Il calcio è cambiato tanto in questi anni: il rapporto giornalista-calciatore prima era molto più libero, si andava perfino a pranzo con il giocatore. Ora servono mille autorizzazioni delle società, piuttosto che del procuratore. Con Del Piero, Inzaghi, Gattuso se ne va una generazione di solidi sentimenti. C'è però una nuova generazione che cresce bene: penso a giovani come Marchisio…“.

VALZER ALLENATORI – “Ora ci sarà un valzer di allenatori: a parte Sannino a Palermo e Montella alla Roma, che sembrano quelli più sicuri, tante panchine cambieranno. Stramaccioni  mi piace, è un giovane che ha le idee chiare, gioca un calcio d'attacco. Le pressioni ci sono sempre state, ma ora il calcio è divenuto ossessionante. Luis Enrique in particolare ha fallito, ha dovuto battersi contro tanti mulini a vento ma sono dell'idea che sarebbe dovuto rimanere sulla panchina della Roma. I progetti di questo tipo hanno bisogno di tempo”.

MERCATO BRASILE: FENOMENO NEYMAR – “Oggi fenomeni in giro ce ne sono pochi, Neymar è uno di questi. E' un giocatore straordinario: nel Santos ha già segnato più gol di Pelè”.

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