Colpisce la rabbia di una frangia di tifosi partenopei. Il 'Pocho' e' sempre piu' lontano dai colori azzurri
MERCATO NAPOLI, LAVEZZI FISCHIATO / NAPOLI – Quando un amore è in crisi, si sa, non è mai facile gestire le emozioni. Una parte di te, quella che fa capo al cuore, vorrebbe abbracciare quella persona e tenerla stretta, sommergendola di “Ti amo” fino alla nausea. Un'altra parte, quella che nasce dallo stomaco ed è molto più rabbiosa e istintiva, sente il bisogno di prenderla ed insultarla come se non ci fosse un domani. Questo domani, probabilmente, davvero non c'è più, ed è per questo che quando realizzi ciò che sta per succedere la bile rischia drammaticamente di prendere il sopravvento, con tragiche ripercussioni sulle labili speranze di trattenere l'amore che sta sfuggendo via.
In questa storia a recitare la parte del fedifrago c'è Ezequiel Lavezzi, il 'Pocho' che ormai pare voler andare dappertutto tranne che a Napoli. Dall'altra parte, nel ruolo delle varie personalità in conflitto, ci sono le migliaia di anime assiepate al 'San Paolo', per assistere all'ultima partita di campionato della squadra azzurra, forse la penultima del campione argentino (manca la finale di Coppa Italia contro la Juve, ndr). Tanti, tantissimi tifosi hanno salutato il primo pallone toccato da Lavezzi con un'ovazione degna del miglior Maradona, e allo stesso modo al suo ingresso in campo ne urlavano il nome abbozzando anche quel coro che ha legato l'immagine del numero 22 alla voce dei supporters partenopei. Ma fanno sicuramente più rumore i fischi sonori e rabbiosi che prima del fischio d'inizio sono partiti dalla curva, per sfogare settimane di voci incessanti mai abbozzate, neppure dallo stesso 'Pocho'.
“Ti farò male più di un colpo di pistola”, recitava un pezzo dei Subsonica di qualche anno fa. È stato proprio così, perché quei fischi inferociti di una parte della curva hanno colpito Lavezzi sicuramente più dei pur numerosi applausi provenienti dagli altri settori. Quando l'amore vacilla basta poco per dare la spallata definitiva alle convinzioni residue, e la sensazione è che l'atteggiamento di quella frangia di tifosi abbia fatto più danni dei baci e degli abbracci di tutti gli altri. La conferma l'avremo soltanto quando il 'Pocho' parlerà, o per lui parleranno le firme sui contratti. Nel frattempo non possiamo far altro che certificare la spaccatura fra il calciatore e i supporters, una frattura evidente e forse anche più importante delle offerte milionarie.
