“Allegri va confermato. Stramaccioni pare avere la fiducia di Moratti”
INTER-MILAN ZACCHERONI DELIO ROSSI / MILANO – Raggiunto telefonicamente dalla redazione di 'Sky', il Ct della Nazionale giapponese, Alberto Zaccheroni, fa il punto della situazione sulla Serie A. Partendo dal derby di Milano, ormai incombente. “E' strano vedere un derby così tardi in campionato. Credo che l'Inter non si preoccuperà di fare 'sgambetti' a Milan o Juve. Credo che giocheranno per la loro classifica. Il mio pronostico è per il Milan. In questo momento è superiore ai cugini sotto tutti i punti di vista. Anche perché il pari della Juventus col Lecce ha certamente caricato tutto l'ambiente rossonero”.
SCUDETTO – Zaccheroni elogia la Juve: “Ero convitissimo che Conte avrebbe fatto bene, ma non pensavo fino a questo punto. E' stato bravissimo a dare continuità e a variare stile di gioco. Plaudo anche il lavoro societario. Secondo me è contata molto la 'fame' di un gruppo che non vince da molto tempo. Il Milan sarà pure carico, ma non credo che la Juve butterà altri punti”.
ALLEGRI E STRAMACCIONI – “Credo che Allegri debba essere confermato dal Milan – dice Zac -: ha vinto all'esordio e, quest'anno, male che vada arriverà secondo all'utlima giornata. In una stagione così sfortunata ha fatto benissimo”. Su Stramaccioni: “Non so cosa decideranno. Nel mio passato nerazzurro, ricevetti fiducia da Moratti e Facchetti, salvo poi essere esonerato un mese dopo la fine del campionato. Non so cosa accadrà a Stramaccioni, anche se mi pare che piaccia molto a Moratti“.
TERZO POSTO – “Nessuno parla più dell'Udinese. Io credo sia la squadra che meriti di più, senza nulla togliere alla forza del Napoli. La verità, però, è che è la Lazio ad aver commesso un suicidio sportivo. Era davanti e aveva un buon calendario”.
DELIO ROSSI – Il 'caso' Ljajic-Rossi ha colpito anche Zaccheroni: “Delio Rossi ha sorpreso tutti. Era impensabile una sua azione così. La mano sul fuoco non si può mettere davvero mai. Colpa del grande stress nel calcio moderno. Credo sia stato un 'raptus', secondo me non se ne è nemmeno reso conto. Resta igniustificabile”.
FUTURO – Zac chiosa sulla situazione personale: “Il calcio italiano, dove sono nato e cresciuto, mi manca, ogni tanto. Ma mi ritengo fortunato, perché la sistemazione giapponese è davvero qualcosa di notevole. Qui si lavora molto bene”.
S. Ca.
