Sir Alex colpi' Beckham con uno scarpino, Lippi venne alle mani con Panucci
LITI ALLENATORI GIOCATORI FERGUSON DI CANIO LIPPI DELIO ROSSI/ ROMA – Quando l'allenatore perde le staffe e a farne le spese sono i giocatori. La lite di ieri sera tra Delio Rossi e Ljajic in Fiorentina-Novara, con il tecnico viola che ha messo le mani addosso al talentino serbo, è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi che hanno come protagonisti tecnici illustri.
FERGUSON E LO SCARPINO – Impossibile non pensare a Sir Alex Ferguson che in 26 anni di vittorie sulla panchina del Manchester United ha conosciuto più di qualche momento di tensione. Storico lo scarpino lanciato verso Beckham negli spogliatoi, alla fine di un match di Fa Cup contro l'Arsenal che costò allo Spice Boy tre punti di sutura sopra l'occhio e lo convinsero a lasciare Old Trafford per il Real Madrid.
PANUCCI E LIPPI – Altrettanto famosa, la lite tra Lippi e Panucci alla fine di quel famoso Reggina-Inter perso dai nerazzurri, che portò il futuro ct della nazionale ad essere esonerato dopo una conferenza stampa infuocata, in cui invitò Moratti a “sbattere i giocatori in faccia al muro”. Un episodio che segnò per sempre il rapporto fra i due, visto che Lippi non convocò mai Panucci in nazionale, nemmeno negli anni di grazia vissuti dal terzino con la maglia della Roma.
DI CANIO ALLO SWNDON – Ultima, solo in ordine cronologico, è la rissa che ha visto protagonista Paolo Di Canio alla sua prima esperienza da allenatore sulla panchina dello Swindon Town. Infuriato con Leon Clarke, un suo giocatore che aveva avuto un piccolo battibecco con il preparatore atletico, l'ex capitano della Lazio aspettò l'attaccante nel tunnel degli spogliatoi per dirgliene quattro prima di essere fermato dall'intervento degli steward.
CASTORI IN CESENA-LUMEZZANE – Nulla paragonabile a quanto combinato da Fabrizio Castori, ex allenatore del Cesena che nel 2004, durante i play-off di Serie B contro il Lumezzane, per aver partecipato alla maxi-rissa scoppiata in campo tra le due squadre, si beccò due anni di squalifica e un'accusa per lesioni volontaria, per la quale venne successivamente assolto.




















