Nuovo appuntamento con uno dei conduttori della trasmissione milanese
VETERE RADIOMILANINTER / MILANO – Limitare i danni. Questo dovrà essere il diktat da rispettare fino al termine della stagione. Allegri non puó fare altrimenti, ora che la sua panchina traballa come una poltrona della Tesmed. Il Milan sta buttando dal finestrino il campionato, e il tecnico non è esente da colpe. Dopo la pessima partita contro la Fiorentina, che aveva suonato un campanello d' allarme, ecco la prova semi-disastrosa col Bologna, nel momento cruciale della stagione. La squadra di Allegri é scarica e nervosa in modo evidente. Quelli che sono stati i perni dello scudetto 2011, (van Bommel, Ibra e Robinho su tutti), non stanno giocando ai livelli a cui hanno abituato la platea di San Siro. Inoltre il tecnico del Milan nelle ultime uscite ha inserito gli ingredienti sbagliati in un piatto già privo di componenti fondamentali. Traduciamo. Alcune scelte tecniche non hanno convinto; lasciare in tribuna El Sharaawy e preferirgli Seedorf, uno dei peggiori in campo col Bologna, é una scelta che fa a “cazzotti” con la linea verde intrapresa dalla società negli ultimi due anni e che ha fruttato uno scudetto e una Supercoppa italiana. Il tutto però, non va frettolosamente dimenticato, é avvenuto sotto la gestione Allegri.
È troppo facile dare addosso al mister rossonero ora che le cose non vanno bene. Allegri, come detto, non è stato in grado di dare le motivazioni, la cattivaria agonistica e la fame necessarie per lottare fino alla fine in un campionato ostico come quello di serie A. Come se non bastesse, nella bufera si é inserito il ciclone Fabio Capello. Il figlio, nonché suo procuratore, ha dichiarato puntuale come un orologio svizzero che “papà ha voglia di fare una nuova esperienza in Italia”. Apriti cielo. I rumors e le indiscrezioni che vorrebbero l' adieu del tecnico toscano sono sempre piú insistenti. Fonti autorevoli non smenticono questa ipotesi. Inoltre la linea del telefonino di Galliani, già calda dopo la dipartita dalla Champions, é ora bollente: Berlusconi non é affatto soddisfatto. Del resto come potrebbe esserlo, lui che è presidente di un club che fino a un mese fa lottava su tre fronti. Galliani dovrà essere bravo a predicare calma e sangue freddo. La squadra campione d' Italia nel 2011 e ritenuta, quasi all'unanimità, come la più forte in Italia non può rischiare di sbandare. Serve equilibrio, serve il sano far gruppo, per non finire la stagione nel peggiore dei modi.




















