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Tramacere (Radio MilanInter): SuperMario Balotelli e la principessa nerazzurra

Consueto appuntamento con uno dei conduttori dell'emittente milanese

TRAMACERE RADIO MILANINTER BALOTELLI / MILANO – Chi di noi, fin da piccolino, non ha mai preso in mano una console Nintendo o non si è ritrovato in sala giochi per cercare di completare, a suon di coin(s), il più classico dei videogiochi? No, non sto parlando del pac-man di rossonera memoria, bensì di Super Mario e della combriccola del simpatico idraulico in tuta rossa.

Vi chiederete che c'azzeccano i videogiochi in un editoriale che parla di calcio? Nulla o quasi chiaramente, ma procediamo con ordine: in un momento così delicato in casa nerazzurra, in cui Stramaccioni ha esplicitamente annunciato in conferenza stampa l'obiettivo stagionale per il campionato, il calciomercato per la prossima stagione impazza e coinvolge appieno il cuore e la mente dei supporters nerazzurri.

Parliamoci chiaro, a meno di un miracolo il terzo posto, con la relativa qualificazione alla prossima Champions League resterà solamente una chimera. La figura di Andrea Stramaccioni sembra assomigliare sempre più, purtroppo, a quella di un Caronte di lusso, giovane e col physique du role da “tanta roba”, ma pur sempre un traghettatore di anime dannate.

E allora dal Brasile rimbalza il costosissimo nome di Lucas Moura, giovane trequartista in forza al Tricolor Paulista del San Paolo; sempre dal Sudamerica si alternano, dal Cile alla Colombia, le voci che vorrebbero Marco Branca e Piero Ausilio vicini alla chiusura di Isla e Muriel due giovani talenti, ormai affermati nel calcio italiano, su cui, però, c'è anche il Milan.

Il derby più importante pronto a scatenarsi in tavoli e trattative incrociate, tuttavia, riguarda Mario Balotelli, un giocatore che con Super Mario (eccoci tornati) condivide non solo il simpatico nome. Ora vi starete ancora chiedendo cosa c'entra la Nintendo ed il suo personaggio simbolo con Mario Balotelli? Beh, al di la del soprannome, all'interno del personaggio Balotelli si racchiudono due personalità contrastanti, proprio come nel videogioco nipponico in cui molti personaggi dispongono di una propria nemesi, che ribalta completamente la fisionomia del personaggio. Wario, ad esempio, è la nemesi e controparte di Mario, è simile ad esso ma molto più cattivo e goffo, e la cosa che dimostra di amare di più al mondo è il denaro.

Mario Balotelli è conteso fra l'Inter, la squadra che l'ha lanciato nel mondo calcistico che conta, e il Milan, per cui fa il tifo fin da bambino come da lui stesso dichiarato. Anche in questo dualismo a tinte milanesi, Balotelli testimonia come, in ogni caso, il suo personaggio si divida fra il Mario buono, quello capace di gesti straordinari in campo e fuori, al Wario incontrollabile, attaccato al denaro e ai vizi, che mostra il peggio di se salvandosi poi con scuse e contrordini.

Quali sono allora i pro ed i contro di un possibile ritorno di Balotelli in nerazzurro? Lasciamo da parte per un attimo i videogiochi e concentriamoci sulla realtà: come in tutte le contese che si rispettino, le fazioni chiamate in causa tessono le lodi ed evidenziano i punti deboli a favore e contro il proprio punto di vista. È così che coloro che rivorrebbero Balotelli in nerazzurro puntano forte sul fatto che Mario sia uno dei pochi talenti che il calcio italiano abbia saputo sfornare negli ultimi 10 anni; che è dotato di una tecnica innata ed è in grado, grazie al fisico e alle capacità atletiche, di ricoprire tutti i ruoli dell'attacco. Che è un giocatore cresciuto nelle giovanili nerazzurre e, quindi, è un punto a favore nella compilazione di eventuali liste europee; ma, soprattuto, che è stato acquistato per pochi spiccioli e rivenduto per 28 milioni (+ Bonus) compilando una plusvalenza a bilancio incredibile che, date le triangolazioni favorevoli riguardo il prezzo attuale del cartellino (si parla di prestito con diritto di riscatto), potrebbero ripetersi.

Chi di Balotelli non ne vuole proprio sapere, invece si fa scudo di quella famosa maglietta lanciata al centro di San Siro, che lo stesso Paolillo ha tirato in ballo in occasione della “carrambata” del buon Mario in quel di Appiano durante la conferenza stampa di presentazione di Stramaccioni. Se il rapporto con la frangia organizzata del tifo nerazzurro si è rotto nei minuti di recupero di quella semifinale contro il Barcellona, lo spogliatoio non sembra essere altrettanto disposto ad accettare il ritorno del figliol prodigo all'interno dei ranghi interisti. In campo si scende in 11 e, volenti o nolenti, con quelle anime dannate Balotelli dovrebbe conviverci e, possibilmente, condividere obiettivi e strategie.

Se i problemi si chiudessero alle questioni di campo, quindi, il problema si risolverebbe con la presenza di una società forte, capace di difendere le proprie scelte. Balotelli, tuttavia, è imprevedibile all'interno del campo di gioco tanto quanto lo è al di fuori. Alle sterline regalate ad un barbone fuori da un casinò ed alle visite a sorpresa all'interno di scuole elementari colme di bambini, Mario alterna serate folli in discoteche e night club, oltre che incidenti, multe e problemi con il suo innumerevole parco macchine.

Un campione contrastante, insomma, partendo dal campo arrivando alle strade ed alle sale da ballo dei più svariati locali mondani. Se Moratti vorrà riassicurarsi il talento cresciuto a Brescia dovrà, come stabilito nella “prelazione”, quantomeno pareggiare l'offerta dei rivali rossoneri. Servirà il coraggio di una scelta decisa, pericolosa e forse folle. Ma basterà SuperMario per salvare, ancora una volta, la “Beneamata” principessa nerazzurra?

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