Consueto appuntamento con uno dei conduttori dell'emittente milanese
EDITORIALE TRAMACERE RADIOMILANINTER / MILANO – È arrivata la primavera e con essa l’assicurazione sul futuro della società nerazzurra. Nel weekend che porta la formazione allenata da mister Ranieri alla decisiva sfida a Torino contro la Juventus, è la formazione degli under-19 Interisti, qualificatasi Mercoledì sera per la finale delle Next Generation Series, a porre le basi più importanti per la rifondazione tanto annunciata ed auspicata in casa Inter.
I ragazzi tremendi di Stramaccioni, unica squadra italiana invitata a prendere parte alla massima manifestazione continentale a livello giovanile, hanno riscattato ampiamente la delusione dell’eliminazione dalla Champions League della prima squadra, dominando contro i parietà del Marsiglia e qualificandosi, contro ogni pronostico, per la finale di Domenica al Brisbane Road di Londra.
Massimo Moratti ha scelto i giovani e, complice il difficile clima che avrebbe affrontato a Torino, Domenica alle ore 14.30 (ora italiana) assisterà alla finale delle NGS in cui gli uomini di Stramaccioni dovranno affrontare i temibilissimi avversari dell’Ajax, che hanno battuto a suon di gol la tanto decantata cantera del Barcellona e i temibilissimi Reds di Liverpool.
Proprio come la primavera nerazzurra, che i bookies danno come sfavorita nella finale di Londra, allo stesso modo non gode dei favori del pronostico la prima squadra dell’Inter nella “partita della vita” che verrà disputata domenica sera allo Juventus Stadium di Torino. I supporters nerazzurri aspettano con aria di rassegnazione una goleada preannunciata e un’umiliazione che, per i più, dovrebbe porre la pietra tombale, non solo sulla stagione nerazzurra, ma anche su allenatore, dirigenza e gran parte dei giocatori.
Eppure, senza voler per forza spaccare il capello in quattro, l’Inter può non essere così spacciata come potrebbe sembrare alla vigilia. Gli undici che calcheranno il manto erboso dello Juventus Stadium di Torino, infatti, hanno dalla loro, numeri alla mano, qualche asso nella manica da potersi giocare nel corso dell’incontro:
1) L’unico obiettivo bianconero della scorsa stagione sembrava essere diventato, al giro di boa, lo sconfiggere gli odiati rivali nerazzurri. Le parabole di Inter e Juventus, negli ultimi due anni, sembrano essersi pericolosamente invertite. La classifica della Serie A 2010/2011, alla 10° giornata di ritorno, testimonia come i punti, conquistati fino a questo momento dalle due formazioni, siano esattamente invertiti (Inter 56 – Juventus 41). Il derby d’Italia della scorsa stagione, nel girone di ritorno, vide la Juventus conquistare il bottino pieno superando l’Inter per 1-0 nella partita resa celebre dalla “traversa da un metro” di Samuel Eto’O. Oggi le situazioni si sono completamente invertite e la vittoria nerazzurra, basata su questo precedente, non è inimmaginabile.
2) La sfida di Coppa Italia fra Juventus e Milan, giunta fino al 120’ minuto con ritmi elevati ed un alto livello di concentrazione mentale, potrebbe aver tolto energie importanti agli uomini di Antonio Conte. Nell’unico precedente stagionale in cui la Juventus ha protratto una partita oltre i tempi regolamentari (2-1 contro il Bologna in Coppa Italia), nella partita successiva ha accusato lo sforzo della sfida di Tim Cup racimolando un pareggio con gol avido di emozioni, in casa della Roma che fallì un rigore con Francesco Totti. Era il 12 Dicembre e proprio in quel periodo, i nerazzurri di Ranieri (vittoriosi contro la Fiorentina prima e a Genova poi) aprivano quel magico ciclo di vittorie conclusosi a Gennaio nella sfida contro la Lazio.
3) Wesley Sneijder non sarà della partita. L’uomo di maggior talento, colui che è dotato, sulla carta, del lampo di genio in grado di illuminare il gioco dell’Inter ha accusato uno stiramento al retto femorale che lo costringerà lontano dai campi di gioco per altre 2 settimane. Eppure il periodo di maggior splendore dei nerazzurri, proprio quella serie di risultati utili consecutivi in chiusura del girone di andata, era coinciso con l’assenza forzata del folletto di Utrecht, fermato ai box dall’ennesimo infortunio stagionale.
4) La querelle, portata avanti da Galliani e Marotta sulla questione “imbattibilità” in casa juventina, può distogliere l’attenzione degli uomini di Conte dall’incontro. Le polemiche per la vetta della classifica stanno coinvolgendo a tal punto allenatore e dirigenti bianconeri, tanto da spostare l’attenzione mediatica dal match di domenica contro i nerazzurri sul risultato finale della partita di Martedì sera (che poi è finita 2-2 lo sappiamo bene). L’Inter, libera da pensieri e concentrata sull’incontro già dall’uscita di scena dalla Champions League, potrà approfittare di inevitabili cali di concentrazione dovuti alla fatica e alle situazioni ambientali.
Il derby d’Italia è ormai alle porte. L’ultimo successo esterno nerazzurro in campionato risale alla stagione 2004-2005 (0-1 Cruz). Se Massimo Moratti ha strigliato la squadra pretendendo orgoglio per questi colori nella sfida più importante di questa stagione, allo stesso modo Dejan Stankovic, da moderno Leonida, ha dato la carica al manipolo di giocatori nerazzurri.
Come nella Primavera di Praga, lo storico periodo di rivoluzione e liberalizzazione in Cecoslovacchia, il vento di primavera segnerà la stagione nerazzurra soffiando da Torino in direzione londinese. Orgoglio, coraggio e determinazione contro i bianconeri per scacciare le ombre sul futuro nerazzurro. In caso contrario, la “Primavera di Londra” è pronta ad avere inizio.




















