Storia e numeri del ‘Pinigol’ passato al Cagliari di Ficcadenti dopo l'inizio di stagione al Palermo
CAMPIONI RAGGI X PINILLA / ROMA – Dopo aver girovagato tra Cile, Scozia, Portogallo e Spagna, Pinilla ha scelto Cagliari per tornare ad essere protagonista. Nonostante le tante difficoltà legate agli infortuni, è riuscito ad imporsi nel grande calcio italiano e, dopo l’esperienza nel Palermo, sta attraversando un ottimo momento con la squadra sarda, dove ha già segnato 5 gol in 6 partite.
Caratteristiche tecniche – Giocatore dal forte temperamento, Pinilla è un attaccante completo, potente, bravo di testa e rapido. Forte fisicamente e dotato tecnicamente, è in grado di fare reparto da solo. Bravo nelle battute dei calci piazzati, si dimostra freddo dagli undici metri e pericoloso dalla lunga distanza, potendo sfruttare il suo tiro preciso e potente.
Carriera – Nato nel 1984 a Santiago del Cile, Mauricio Ricardo Pinilla Ferrera è uno dei punti di forza del Cagliari oltre che della Nazionale cilena. Considerato inizialmente il miglior giovane della storia del calcio cileno, muove i primi passi calcistici nell’Universidad de Cile. Le sue doti impressionano a tal punto gli osservatori e i talent scout che nel 2003 arriva l’occasione di giocare nel grande calcio italiano: su consiglio di Zamorano, viene acquistato dall'Inter per 2.520.000 euro e poi immediatamente girato in prestito al Chievo Verona, dove non riesce a trovare spazio, disputando 6 partite in Serie A e 2 in Coppa Italia senza segnare alcun gol. Alla ricerca di fortuna e successo, l’Inter decide di cederlo in prestito al Celta di Vigo, dove fa l’esordio in Champions League. Dopo una partentesi di due anni in Portogallo nello Sporting Lisbona, torna in Spagna nelle fila del Racing Santander per l’ultima parte della stagione 2006. La voglia di riscatto lo porta addirittura a giocare negli Hearts of Midlothian, squadra della prima divisione scozzese, ma la sua esperienza nel Regno Unito non si chiude positivamente. Le sua prestazioni vengono limitate da un infortunio alla schiena e dunque la società decide di cederlo, in prestito, all'Universidad de Chile, squadra che lo aveva lanciato quattro anni prima. Dopo aver rescisso il contratto con gli scozzesi, si unisce al Vasco da Gama, prima, e al Limassol poi, ma non ottiene i risultati sperati.
Quando ormai le speranze di un futuro roseo sembravano svanite, il destino gli ha riservato l’occasione per riprendersi. Nell’estate 2009, dopo una settimana di prova, viene tesserato dal Grosseto e, nonostante due infortuni, riesce ad eguagliare il record italiano di marcature in partite consecutive, segnando 24 reti in 25 partite in Serie B. La stagione passata in Toscana gli consente di attirare l’attenzione di numerosi club italiani, tra cui il Palermo che l’11 giugno 2010 ufficializza il suo trasferimento a titolo definitivo, con un contratto della durata di quattro anni a 800.000 euro a stagione. Nelle due annate passate in rosanero colleziona 44 presenze e 11 gol, ma la sua seconda avventura nella massima serie italiana è sempre condizionata da numerosi problemi fisici. Nel gennaio del 2012 passa al Cagliari in prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro, firmando un contratto quadriennale. Fortemente voluto dal presidente Cellino, debutta in maglia rossoblu giocando titolare in Milan-Cagliari della 20ª giornata di campionato.
Nazionale – Dopo aver sperato nella convocazione di Bielsa ai Mondiali del Sud Africa, nel 2011 viene chiamato dal nuovo commissario tecnico della nazionale cilena Borghi, per due amichevoli contro Portogallo e Colombia, tuttavia è costretto a rinunciarvi per una lesione di primo grado alla coscia sinistra. Lo scorso settembre torna a vestire dopo 5 anni la maglia del Cile contro l’Argentina in una gara valida per la qualificazione ai Mondiali del 2014.




















