L'attore e tifoso dei rossoneri parla dei prossimi appuntamenti che attendono la squadra di Allegri
RADIOCALCIMERCATO.IT ESCLUSIVO UGO CONTI / ROMA – Triplete? No, grazie: è il pensiero dell'attore Ugo Conti, noto tifoso del Milan. Intervenuto in esclusiva a 'RadioCalciomercato.it' spiega: “Preferisco non farlo se poi si deve ripetere lo stesso percorso dell'Inter. Non è importantissimo: sono meglio le vittorie distribuite nel tempo”.
COPPA ITALIA – Conti parla poi della sfida che contro la Juventus di questa sera: “È una gara che potrebbe valere poco per il Milan, impegnato in campionato e Champions, ma invece i rossoneri dovranno dare il massimo perché tutto è ancora in bilico. Bisogna pensare una gara alla volta e per questo credo che il Milan darà tutto per passare il turno questa sera. Tutte le sconfitte portano dei lati negativi: le squadre si caricano vincendo, non perdendo: quindi questa sera i rossoneri dovranno cercare di centrare la qualificazione. Intorno al Milan c'è un'aria strana: in Champions afrontiamo il Barcellona, mentre in campionato è ancora tutto in ballo; domenica c'è la Roma che se gioca mezz'ora bene può metterci in grosse difficoltà: secondo me è la squadra del futuro”.
IBRAHIMOVIC – L'attore parla anche dei dubbi sul possibile impiego di Ibrahimovic: “Io lo farei giocare: se uno vedesse cosa fa quando non segna si arrabbierebbe. Secondo me gli manca il colpo per essere un fuoriclasse e comunque il Milan senza Ibrahimovic ha fatto grandi partite. Non credo ci sia una Ibra-dipendenza: quest'anno c'è qualche problema per le assenze anche di Cassano e Pato. Secondo me la sua presenza crea anche dei problemi ai suoi compagni: a Udine El Shaarawy senza di lui ha fatto una grande partita”.
PATO E INZAGHI – L'ultima battuta Conti la riserva a Pato e Inzaghi: “Sulla mancata cessione di Pato sono intervenuti rapporti di affetto; il ragazzo comunque ha problemi fisici e ha bisogno di cure, di cercare di star bene e essere continuo. Inzaghi? Mi dispiace vedere Pippo soffrire così, ma alla sua età dovrebbe accontentarsi e star lì ad aspettare l'occasione buona”.
