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Campione ai raggi X: Soldado, il profeta in patria che sogna Euro 2012

Il centravanti nella sua Valencia si sta rivelando uno dei piu' forti attaccanti spagnoli

CAMPIONI RAGGI X: SOLDADO / ROMA – Il campionato spagnolo di quest’anno si sta segnalando, oltre che per la spettacolarità di quelle che sono unanimemente considerate le due squadre più forti del mondo (non serve nemmeno nominarle), anche per la distanza delle altre da questo fantastico duetto: nel ruolo di terzo incomodo senza nessuna possibilità di inserimento nella lotta per il titolo si sta segnalando il Valencia, che sembra ormai avviato alla tranquilla conquista di un posto nella prossima Champions.

OUTSIDER – Se Barca e Real Madrid sono trascinate da Messi e Ronaldo, entrambi con una media-gol da extraterrestri, nel Valencia si sta confermando ad altissimi livelli Roberto Soldado, che grazie alle ultime splendide tre stagioni si è riconquistato un posto nella Nazionale spagnola chiamata la prossima estate a proseguire la serie di vittorie cominciata quattro anni fa nell’Europeo di Austria e Svizzera. In particolare il numero 9 si sta specializzando in triplette: nell’ultimo turno di Liga il suo nome è comparso ancora una volta per tre volte nel tabellino della splendida vittoria esterna del Valencia a Bilbao, a testimonianza del grande momento di forma di uno degli attaccanti più prolifici del calcio spagnolo.

SOGNO E RISVEGLIO REAL – Nato a Valencia nel 1985, Soldado viene notato prestissimo dagli osservatori del Real Madrid, che lo convincono a continuare la sua crescita calcistica nella Cantera del prestigioso club della Capitale spagnola. Dopo alcune stagioni più che buone nella squadra B, l’allora allenatore delle Merengues Luxemburgo lo fa esordire nell’autunno del 2005 prima in Champions e poi nella Liga. Da subito Soldado fa vedere le sue doti di attaccante completo, capace di farsi trovare spesso al posto giusto al momento giusto e dotato di un’ottima tecnica. Ma a Madrid la concorrenza è durissima, così l’anno successivo il centravanti si trasferisce in prestito all’Osasuna, squadra in cui conferma quanto di buono si dice su di lui realizzando 11 reti in 30 apparizioni in campionato.

ESILIO DEFINITIVO – L’anno successivo, rientrato alla base, Soldado viene impiegato pochissimo dal tedesco Schuster, e la stagione negativa che ne consegue lo convince ad accettare il trasferimento definitivo (per 4 milioni di euro) al Getafe. Ed è proprio con la maglia blu che Soldado esplode definitivamente, provocando più di un rimpianto nei dirigenti del Real Madrid che se ne sono liberati troppo velocemente e attirando l’attenzione di moltissimi club, spagnoli e non. L’offerta vincente la formula il Valencia, la squadra della sua città natale, e Soldado ringrazia rispettando le attese alla grande.

CASA DOLCE CASA – La stagione passata la chiude con 18 reti in 34 partite, in quella ancora in corso sta facendo ancora meglio, proponendosi come candidato per il terzo posto (i primi due sono già prenotati da tempo) della classifica del 'Pichichi', con 15 reti già all’attivo. C’è da battere la concorrenza di Higuain e Falcao, certo, ma l’ottimo rendimento intanto gli ha già consentito di tornare a vestire la maglia delle 'Furie Rosse' dopo gli isolati esordi nel 2007. Del Bosque ha fiducia in lui, soprattutto dopo la tripletta realizzata contro il Venezuela poche settimane fa, e Soldado potrebbe essere l’arma in più della Spagna in Polonia e Ucraina negli Europei in programma nel prossimo giugno.

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