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Matteo Ferrari su Del Piero e razzismo

L'ex difensore di Inter e Roma gioca adesso in MLS e sogna l'arrivo al suo fianco del numero dieci bianconero…

RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO MATTEO FERRARI / ROMA – Intervenuto in esclusiva a RadioCalciomercato.it – la web radio ufficiale di Calciomercato.it – Matteo Ferrari, difensore del Montreal Impact squadra canadese che milita nel campionato statunitense MLS, ha fatto il punto sul torneo in rapida crescita dove, si dice, potrebbe arrivare a breve anche Alex Del Piero, proprio come suo compagno di squadra.

SCELTA DI VITA – “A 32 anni arriva il momento in cui viene voglia di fare nuove esperienze e allora ho sfruttato al volo questa occasione. La Major League è un campionato in grande evoluzione, gli americani sono convinti che nel 2020 il loro sarà il campionato più importante del Mondo. Nostalgia dell'Italia? No, altrimenti non me ne sarei andato. Avevo voglia di cambiare, sono un grande amante dell'America e sono contentissimo della scelta che ho fatto. Qualche chiamata da squadre italiane c'è stata e approfitto per ringraziare questi club”.

ALEX IN CANADA? – Ferrari ha saputo anche della notizia del possibile arrivo di Del Piero: “Non lo conosco bene a livello personale, ma so che gli piace moltissimo l'America come mentalità, abitudini eccetera, poi se verrà questo non lo so”.

CRISI INTER – L'Inter, ex squadra del centrale di origini algerine, naviga in acque difficili: “E' un momento molto brutto ma la medicina migliore è prendere tutto quello che di positivo c'è per ripartire, come nel caso della rimonta sul Catania. In estate si dovrà riprogrammare tutto ma fino ad allora salviamo il salvabile”.

CORRI RAZZISTI PER JUAN? ANCHE IO… – Brutto momento anche per un'altra sua ex, la Roma: “Non ho avuto modo di vedere il derby, ero in viaggio tra Orlando e Montreal. Cori contro Juan? Mi dispiace perchè so che è una persona squisita. Poteva capitare a chiunque, ma non mi va di riprendere i tifosi della Lazio, perchè questo è un problema che esiste in tutta Italia e va eliminata. In Inghilterra si prendono provvedimenti, anche per i giocatori come Suarez. A me capitò di essere fischiato a Verona quando giocavo nel Parma. La settimana dopo ci tornai con la maglia della Nazionale e invece mi applaudirono: il tutto perché aveveo soltanto un'altra maglia. E' stata una cosa ridicola”.

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