Gli investigatori hanno simulato la dimanica dell'incidente osservando gli effetti sui reperti conservati dalla famiglia: orologio, collanina e scarpe
CASO BERGAMINI I RIS OMICIDIO VOLONTARIO / MESSINA – Secondo quanto riportato da 'La Gazzetta dello Sport', i Ris (che stanno effettuando i test sui reperti ormai vecchi di 22 anni) potrebbero consegnare al procuratore capo di Castrovillari, Franco Giacomantonio, una verità nuova ma mai messa in dubbio dalla famiglia: Denis Bergamini non si suicidò, fu omicidio volontario.
Gli investigatori avrebbero smontato tutte le versioni dei testimoni oculari, compresa quella dell'ex ragazza Isabella Internò e dell'autista, simulando con dei test la dimanica dell'incidente. Ricordiamo che l'ex centrocampista del Cosenza fu investito da un camion Fiat-Iveco 180 ed indossava un orologio, una catenina e le scarpe. Proprio il risultato di questi test spazza via ogni dubbio: se davvero Bergamini fosse stato trascinato per 60 metri, non solo il suo corpo ne sarebbe uscito devastato, ma anche ogni cosa che aveva addosso avrebbe subito la stessa sorte. E invece scarpe, catenina e orologio sono intatti.
Inoltre dalle analisi delle ferite riportate da Denis si evince che sarebbero state causate su un corpo già steso a terra. Se venisse confermata l'ipotesi dell'omicidio volontario, si potrebbe procedere contro qualcuno.




















