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Marco Ballotta su Reja, Simeone e mercato Lazio

L'ex portiere biancoceleste e' intervenuto in esclusiva sulle frequenze della radio web ufficiale di Calciomercato.it

RADIOCALCIOMERCATO.IT, ESCLUSIVA BALLOTTA / ROMA – Archiviata, per il momento, la parentesi Champions, l'Italia 'schiera' Lazio e Udinese questa sera per l'andata dei sedicesimi di Europa League. All'undici di Reja toccherà l'ostacolo più arduo: l'Atletico Madrid della temibile coppia offensiva Falcao-Diego e al cui timone c'è Diego Pablo Simeone, ex mai dimenticato dai supporters laziali. Un altro alfiere biancoceleste del passato, Marco Ballotta, è intervenuto sulle frequenze di Radiocalciomercato.it – la radio web ufficiale di Calciomercato.it – soffermandosi sulla sfida europea dell''Olimpico' e su alcune tematiche legate al club capitolino.

SFIDA AFFASCINANTE –Simeone vorrà fare bella figura, avrà preparato e curato la partita nei minimi particolari. Vuole dimostrare di essere un tecnico preparato. Sarà una Lazio agguerrita, vorrà andare avanti in Coppa. Serve il giusto atteggiamento, sono superiori rispetto all'Atletico. Sarà un bel match, affascinante, dipenderà dalla Lazio il risultato finale”.

SIMEONE NEL FUTURO? – “Non capisco i motivi per il quale Reja non vada bene, mi sembra una cosa sbagliata privarsene. Nell'eventualità, comunque, ci può stare che uno come Simeone alleni in futuro la Lazio. Dal punto di vista temperamentale darebbe una scossa all'ambiente, potrebbe andare bene. Ma sono sempre i risultati che fanno la differenza”.

OBIETTIVO CHAMPIONS –
“Se continua così può dare fastidio alle prime della classe. La rimonta con il Cesena, soprattutto a livello morale, ha dato un segnale molto positivo alla squadra. Sono quei punti che alla fine del campionato fanno la differenza. Per andare oltre il terzo posto, però, serve migliorare su certi aspetti e non regalare ad esempio il primo tempo agli avversari”.

PARAGONE CON LA 'GRANDE' LAZIO – “Sono cambiati un pò gli scenari, soprattutto a livello societario. Lotito ha dovuto tagliare i cosi, fare delle scelte dolorose. A quel tempo avevamo una squadra di fenomeni: da Mihajlovic a Simeone, passando per Nedved, Veron e Salas. Sarà difficile da ripetere, con il tempo e il lavoro però si può costruire qualcosa di importante”.

CESSIONI CISSE E SCULLI – “Non è detto che le cessioni non rinforzino una squadra. Cisse probabilmente non andava più bene allo spogliatoio, forse condizionava anche le scelte di Reja. Su Sculli invece non ho capito la scelta della società di cederlo, forse aveva voglia di cambiare aria”.

MARCHETTI DA NAZIONALE – “Sta facendo un ottimo campionato, aveva già dimostrato prima le sue qualità. Stare fuori non è mai facile, ma lui si è riproposto subito su certi livelli. Fa parte della ristretta cerchia di quei portieri italiani che vengono immediatamente dopo Buffon: credo che per l'Europeo possa essere convocato da Prandelli“.

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