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Parma-Juventus, Conte contro gli arbitri: “Non ci fischiano rigore neanche se moriamo”

Il tecnico bianconero ha attaccato le decisioni arbitrali

PARMA JUVENTUS CONTE IN POSTPARTITA / PARMA – Due presunti rigori a favore, uno contro: è questo il bollettino che fa esplodere Antonio Conte. Al termine di Parma-Juventus, il tecnico bianconero ha inveito contro le scelte arbitrali nei confronti della sua squadra nel corso di questa stagione. Queste le sue parole ai microfoni di 'Sky Sport': “La partita l'abbiamo fatta in lungo e in largo noi, e partite dominate così le devi vincere, quindi dispiace non aver centrato i tre punti. Anche oggi c'è qualche replay da rivedere. Per il Parma non c'è assolutamente niente, Giovinco ha simulato. Le immagini si commentano da sole: ormai penso che si abbia paura di dare rigore alla Juventus. Abbiamo avuto solo un rigore quest'anno. Non mi appello ai due episodi netti di oggi, ma è una constatazione generale che si ha paura di fischiare i rigori a favore della Juventus. Paura figlia di tutto: noi andiamo avanti, però scoccia. Abbiamo avuto meno rigori in assoluto e giochiamo il 75% delle partite nell'area avversaria”.

“Lasciamo stare sprint finali contro il Milan: io voglio equità. Gli arbitri devono essere sereni nei nostri confronti. La Juventus prende molti più rigori contro che a favore da qualche stagione, e la situazione è antipatica, inizia a scocciare. Oggi abbiamo lasciato due punti per strada”.

Vucinic? Ha grande talento. E' inevitabile che se avesse fatto gol sarei stato ancor più contento, ma oggi sulla prestazione non posso dire niente alla squadra: abbiamo dominato, ma dobbiamo buttare la palla dentro. Bisogna continuare, sperando che il vento cambi”.

“La squadra sta dando il massimo, ma tra Siena e Parma avremmo fatto sei punti per i singoli episodi, anziché due. Questa situazione ci sta iniziando a stancare: nell'aria si avverte che se non si fischia a favore della Juve comunque non si sbaglia. Questo non lo posso accettare. Mi aspetto che da parte di tutti ci sia sempre molta personalità, perché bisogna avere anche le palle per fischiare un rigore al novantesimo. Non ci fischiano un rigore neanche se moriamo: noi ci alleniamo come animali per disputare un campionato straordinario, esigiamo parità di trattamento”.

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