Il decano dei procuratori ha fatto il punto sul suo assistito e sul capitano bianconero
RADIOCALCIOMERCATO.IT ESCLUSIVO PASQUALIN GIOVINCO / ROMA – Tra poche ore sarà il momento di Parma-Juventus, una sfida importante anche e soprattutto per Sebastian Giovinco, trequartista ducale cresciuto in maglia bianconera. Per parlare della 'Formica Atomica' e non solo, RadioCalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusiva Claudio Pasqualin, decano dei procuratori italiani nonché agente del calciatore gialloblù. “Giovinco sta decisamente bene – ha esordito Pasqualin -, come spesso gli accade: si fa scivolare addosso le tensioni, non ha paura di niente e non ha paturnie. Molti soffrono le gare importanti, prima di un evento particolare hanno bisogno di calmarsi, lui invece è sempre rilassato: la speranza per noi che gli vogliamo bene è che stasera lo dimostri. Lui gioca per il Parma e darà l'anima per il Parma: con la Juventus da avversario ha una storia piuttosto importante che si augura che continui (ride, ndr)”.
“NESSUNA RIVALSA” – “Volontà di dimostrare il proprio valore? No, lui è sempre se stesso. Chiaramente la Juve è la sua storia, dentro di lui è inevitabile che potrà avvertire emozioni particolari, ma non ha spirito di rivalsa: è un avversario come un altro, che su di lui ha dei diritti. Esistono ancora i cartellini, e Giovinco sa bene che metà del suo è di proprietà bianconera: questo è un dato in più, ma non lo condizionerà minimamente”.
EREDE DI DEL PIERO? – “La carriera di Del Piero è inimitabile per chiunque altro al mondo. E' un pezzo di storia del calcio italiano e mondiale: essere paragonati a lui è molto lusinghiero, quindi a Zola non possono che andare i ringraziamenti più vivi di Seba e di tutto il suo entourage”.
FUTURO DI DEL PIERO – “In passato ho resistito a nome di Alessandro alle offerte che arrivavano da tutta Europa, Barcellona e Manchester United in primis, proprio perché lui sente la 'juventinità' in maniera molto forte – le parole di Pasqualin, ex procuratore di 'Pinturicchio' -. All'epoca, nel suo pieno splendore, pur lusingato ha deciso di declinare le offerte. Credo che oggi Alex sia ancora lo stesso: non riesco ad immaginarlo con una maglia diversa da quella bianconera. Non mi sembra il tipo che, tanto per dar due calci a un pallone, vada ad incidere sulla sua immagine”.
ROMA 2020 – “Ci sono rimasto male per il no di Monti, come tutti gli sportivi. Ma bisogna farsene una ragione: sotto sotto, sul piano delle garanzie non avevamo grande possibilità di darne, quindi è sterile fare discorsi sulla negazione del futuro, sulle prospettive ottimistiche che adesso si incupiscono e via dicendo. Prendiamone atto con dolore e rammarico, ma rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti”.




















