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Stelle ai raggi X: Ivica Olic

Storia e numeri dell'attaccante del Bayern Monaco, che sembra molto vicino a lasciare il club bavarese

CAMPIONI AI RAGGI X OLIC / ROMA – Sabato scorso è tornato a segnare nella stessa porta di quasi sei mesi fa, ovvero quella dell’Amburgo, la sua ex squadra. Strana davvero la stagione di Ivica Olic uno dei protagonisti indiscussi del memorabile 2010 del Bayern Monaco, autore finora in questo campionato soltanto di due reti e per giunta alla società che gli ha permesso di riscattarsi nel calcio tedesco.

CARRIERA

Ivica Olic nasce a Davor, una cittadina della Croazia, il 14 settembre del 1979. Cresciuto calcisticamente nel Marsonia, Olic approda in Germania nel 1998, trasferendosi all’Hertha Berlino: dopo due stagioni deludenti, torna nel suo paese d’origine e nel giro di due anni realizza la bellezza di 42 reti, 21 sempre con la maglia del Marsonia, i restanti con l’NK Zagabria. Questo rispettabilissimo biglietto da visita, gli permette nel 2002 di passare nella società più prestigiosa di Zagabria, la Dinamo, società con la quale si laurea campione della Croazia e capocannoniere del torneo. Maturo per un’esperienza all’estero, Olic sbarca così nel 2003 a Mosca, sposando l’ambizioso progetto del Cska. Un progetto vincente che gli consente di conquistare tre campionati russi e nel 2005 i primi trofei continentali, vale a dire la Coppa Uefa e la Supercoppa Europea. Conclusa brillantemente la parentesi russa, ecco che a gennaio del 2007 accetta nuovamente la sfida del calcio tedesco, questa volta accasandosi all’Amburgo. Nonostante un discreto rendimento sotto porta, il massimo traguardo che raggiunge insieme alla squadra in tre anni è la quarta piazza nella Bundesliga 2007-2008. Nell’estate del 2009, però, Olic riceve una chiamata impossibile da rifiutare: quella del Bayern Monaco. Con i bavaresi, il bomber croato si rende protagonista di un’annata a dir poco esaltante: la truppa guidata da Van Gaal domina in lungo e in largo in Germania aggiudicandosi la Bundesliga e la Coppa Nazionale, mentre in Europa, sfiora lo storico Triplete per colpa dell’Inter di Mourinho. Quell’edizione della Champions League resta comunque uno dei momenti più alti della carriera di Ivica Olic: come dimenticare il gol nell’andata dei quarti di finale contro il Manchester United o la tripletta decisiva nella semifinale di ritorno contro il Lione. Dopo un 2010 da incorniciare, il 2011 si rivela invece un anno sfortunato per Olic, per colpa dei tanti infortuni che coincidono con il pessimo rendimento della squadra di Van Gaal, poi esonerato prima del termine della stagione.

NAZIONALE

Ivica Olic può essere considerato uno dei punti fermi della Nazionale croata degli ultimi dieci anni. Il suo primo gol in un Mondiale coincide con la prima sconfitta dell’Italia di Trapattoni nella Coppa del Mondo in Corea e Giappone, nel 2002; un’altra rete importante è anche quella realizzata nella fase finale di Euro 2008 che ha permesso alla selezione di Bilic di battere la Germania (poi vice Campione d’Europa) nel girone di qualificazione. In Nazionale, però, Olic viene anche ricordato per quella famosa notte brava in discoteca, nel settembre del 2006, nella quale fu multato ed escluso dalla gara di qualificazione ad Euro 2008 contro la Russia, insieme ai suoi compagni di squadra Boško Balaban e Dario Srna.

PROFILO TECNICO

Visto anche il suo Paese d’origine, Olic ricorda molto per certi aspetti l’ex stella del calcio croato Davor Suker. Spietato sotto porta ed abile nel gioco aereo, Olic è il classico attaccante di movimento, tecnicamente non eccelso ma in grado di sacrificarsi spesso per la squadra.

FUTURO

Si deciderà probabilmente nelle prossime settimane il futuro di Ivica Olic. In scadenza di contratto con il Bayern Monaco il prossimo 30 giugno, l’attaccante croato sta cominciando a valutare seriamente le diverse proposte arrivate da alcuni club della Bundesliga, come Borussia Dortmund e Wolfsburg, dall’Inghilterra, dalla Turchia, dalla Spagna e dall’Italia, su tutte Lazio e Juventus. Nei biancocelesti ritroverebbe un suo ex compagno di squadra come Miroslav Klose, partner d’attacco ideale per il suo gioco; i bianconeri, invece, rappresenterebbero quell’avventura già sfiorata due volte negli ultimi anni. Il suo desiderio al momento sarebbe quello di restare a Monaco: ora bisognerà capire che se questa sua volontà coinciderà con quella della società bavarese.

 

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