L'ex tecnico dei nerazzurri si confessa in una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'
MERCATO INTER RETROSCENA GASPERINI / MILANO – Da Novara… a di nuovo il Novara: da quel 21 settembre l'Inter ne ha fatta di strada, in campionato e in Champions. Soprattutto con Ranieri. Già perché il suo predecessore, Gian Piero Gasperini, ha fallito forse l'incarico più importante capitatogli in carriera: un pareggio e quattro sconfitte (di cui quella bruciante in Supercoppa italiana) il suo amaro bilancio, quanto basta per ricevere il benservito da Moratti. Ma va detto che ci sono alcune cose da chiarire, dei retroscena che il tecnico di Grugliasco svela soltanto oggi, in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Sono infatti numerose le 'incomprensioni' di mercato avute con il presidente Moratti.
ETO'O E PALACIO – “Moratti mi spiegò che a per il fair play finanziario un pezzo grosso doveva partire, ma che Eto'o sarebbe rimasto. L'obiettivo era quello di rigenerare un gruppo. A me bastavano Palacio, un centrocampista e un difensore”.
TRA VIDAL E NAINGGOLAN – “Si pensava a Vidal, a me piaceva Nainggolan che però non veniva ritenuto da Inter. Cercavano Sanchez, Lavezz, Tevez, molto meno abbordabili. Io col tridente Palacio, Milito ed Eto'o ero pronto a sfidare il mondo. Fui accontentato almeno con Thiago Motta, cui l'Inter aveva chiesto di trovarsi una squadra e con Milito, che rifiutò una grande proposta (il Psg). Bastava davvero poco per fare bene: due-tre giocatori, non i nove che ha poi comprato l'Inter”.
VERITA' BALOTELLI – “A Dublino Moratti mi parlò della possibiità di riprendere Mario. Mi spiegò però che eravamo i soli all'Inter a volerlo: pensavo bastasse”.
OFFERTA CINESE – “Diciamo che avrei guadagnato più che all'Inter, ma non ho avuto il coraggio… Il calcio della potente economia cinese è il futuro”.




















