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L'Editoriale di Sugoni (SkySport24) – Gilardino, Donati e l'addio di Thiago Motta: ecco i primi bilanci del mercato invernale

Consueto appuntamento con il noto giornalista dell'emittente satelittare

EDITORIALE SUGONI SKYSPORT24 / MILANO – E' passata una settimana dalla chiusura del mercato invernale.  Appena sette giorni. Moltiplicati nella percezione generale da due  giornate di campionato, dalla neve, da Ibra, da De Rossi. Sette  giorni sufficienti a far comparire i primi sorrisi post-mercato.  Quelli del Genoa: i giochi (e gli acquisti) di Preziosi funzionano e il gioco rossoblu – come il gusto in una vecchia pubblicità – ne  guadagna. Biondini, Sculli e Gilardino hanno ridato slancio alla manovra di una squadra che ora vola alla media di tre gol a partita. Anche il Palermo segna tanto, e vince tanto. Viviano è servito a dare sicurezza alla difesa, Donati è il tassello in grado di oliare perfettamente un ingranaggio che ultimamente andava un po' a scatti. Budan – recuperato dopo i tanti infortuni – in pratica è stato una specie di nuovo acquisto fatto in casa. E Mutti va che è un piacere. Amauri e Pinilla invece sono due che da soli sanno come tenere su il peso di un intero attacco. Rossi e Ballardini si godono loro e l'effetto trascinante che hanno avuto sui compagni. Il mercato dà, il mercato toglie. Thiago Motta a Ranieri, per esempio. I suoi piedi dolci dentro tutti quei centimetri e quei chili all'Inter per ora mancano. E la squadra – che dovrà ancora attendere un po' per vedere Guarin e il vero Palombo – senza di lui si scopre improvvisamente fragile.

Come la Lazio, nel senso di muscoli dei loro giocatori. Gli infortuni stanno arrivando tutti insieme, in tutti i reparti. Quasi a sottolineare in rosso un mercato che ha visto l'arrivo di Alfaro e Candreva e la partenza di 5 uomini. A livello numerico, la differenza, soprattutto ora, si sente. In attesa di Honda e dell'estate, Reja dovrà chiedere uno sforzo in più ai suoi: volendo, può essere un modo per rendere più unito il gruppo. In attesa ci sono anche le prime della classifica: Juve e Milan devono ancora misurare il livello del loro mercato. I bianconeri non hanno utilizzato nessuno dei nuovi, i rossoneri si, ma quello più atteso, Maxi Lopez, ha giocato solo pochi minuti. Senza Ibra – probabilmente – toccherà a lui. Ci ha messo cinque giorni (vissuti in albergo) per arrivare al Milan, sette per capirlo. Ora ne ha venti – se verranno confermate le tre giornate di squalifica ad Ibrahimovic – per conquistarlo definitivamente.

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