Uomini che odiano le donne’ la sinergia tra il giornalista e l’hacker punk. Daniel Craig e Rooney Mara prestano il volto agli eroi di David Fincher.
Il mese di febbraio si apre all’insegna del thriller. Arriva nelle sale la seconda trasposizione del romanzo dello svedese Stieg Larsson ‘Uomini che odiano le donne’, a poco più di due anni dal lungometraggio firmato da Niels Arden Oplev. Questa volta a portare il noir al cinema è David Fincher, regista di film cult come ‘Fight Club’ e ‘Seven’. Il cineasta di Denver realizza una pellicola che appare più compiuta di quella scandinava presentata nel 2009, ma lascia praticamente intatta la trama.
La storia di ‘Millennium – Uomini che odiano le donne’ è quella del giornalista economico Mikael Blomqvist (interpretato da Daniel Craig), uomo impegnato ma con una condanna per diffamazione sulle spalle, che accetta l’incarico assegnatogli da Henrik Vanger, un potente industriale che si affida alle doti di detective del cronista per fare luce sulla scomparsa – avvenuta 40 anni prima -della nipote Harriet. Blomqvist, però, non sarà solo in questa sua ricerca. La verità, infatti, sembra incastrata in un’intricatissima rete di mistero che potrà essere svelata solo grazie all’aiuto della tecnologia. E’ così che entra in scena Lisbeth Salander, giovanissima hacker dal look punk che ha il volto di Rooney Mara. Tra la ragazza, il cui patrimonio è gestito da un tutore legale per via di un passato travagliato, e il giornalista nasce un rapporto di profonda complicità che va ben oltre la semplice sintonia lavorativa.
Il film, girato tra la Svezia e il Canada (secondo il regista le atmosfere di Montreal sapevano dare alla pellicola il sapore ‘scuro’ che meritava) porta nei cinema un viaggio nei meandri dell’inganno e della corruzione attraverso il potente impatto emotivo che nasce dallo studio degli equilibri che si instaurano nell’interazione tra uomo e donna. Il tutto in salsa dark. A dare questo tocco noir alla pellicola ci pensano le ambientazioni e la trama, ma soprattutto lei, Lisbeth. Capelli nerissimi e dal taglio bizzarro, tatuaggi e piercing, Rooney Mara si è completamente trasformata per Fincher che l’ha scelta mentre lavoravano ancora a ‘The Social Network’. Ecco come il regista racconta, durante la presentazione della pellicola a Roma, la scelta dell’interprete per la protagonista femminile della storia: “In The Social Network interpretava un personaggio che era l'esatto contrario di Lisbeth, ad un certo punto le ho chiesto: “riesci a fare l'opposto di quello che hai fatto finora?”, la sua risposta è stata sempre affermativa, ha superato le tantissime prove che le abbiamo posto di fronte, non ha mai mollato e dopo alcune settimane abbiamo capito che era veramente disposta a fare di tutto per avere la parte. Non abbiamo saputo né voluto più resisterle…”. Rooney Mara si candida, quindi, a talento rivelazione di questo 2012 proprio grazie al carattere di ferro, quella che l’ha portata a sperimentare l’applicazione di piercing proprio per calarsi di più nella parte. Un ruolo che ha voluto a tutti i costi e che le ha dato grandi soddisfazioni: “La cosa più bella e interessante di questa esperienza – spiega l’attrice – è che alla fine mi sento più brava di quanto fossi prima, ho imparato tantissimo e ho fatto tante cose che non avrei mai pensato di poter fare nella vita”. E’ la coppia di protagonisti a rappresentare il punto di forza del film. Per il ruolo di Blomqvist, infatti, si erano proposti anche Brad Pitt e George Clooney, ma Fincher voleva solo lui, Daniel Craig, e la sua faccia da James Bond. E a completare il cast anche Robin Wright che interpreta l’amante del giornalista, Erika Berger.
‘Millennium – Uomini che odiano le donne’, la cui sceneggiatura porta la firma di Steven Zaillian (vincitore del premio Oscar per Schindler’s List’), esce nelle sale venerdì 3 febbraio per 158 minuti di suspance e intrighi.
Claudia Fraschetti




















