Splendidi i rossoblu con Palacio in forma smagliante e Gilardino in ripresa, nel Napoli cambi tardivi
PAGELLE E TABELLINO DI GENOA-NAPOLI / NAPOLI – Troppo Genoa per un Napoli in balia degli avversari per ottanta minuti. Un Palacio fantastico e un Gilardino finalmente rigenerato tramortiscono gli azzurri, che in difesa sono ancora una volta disastrosi. Fra i rossoblu encomiabile anche la prestazione di Sculli, nel Napoli Maggio e Cavani entrano a dare la scossa.
GENOA
Frey 6 – Non molte conclusioni da neutralizzare per lui, sull'uno-due di Cavani e Lavezzi non può molto.
Mesto 6,5 – Promosso capitano per l'assenza di Rossi, tiene botta senza paura, anche perchè sulla sinistra il Genoa è poco impegnato.
Granqvist 6 – Si lascia sfuggire Lavezzi sul gol del 3-2, da quando entra Cavani perde un po' la bussola.
Kaladze 6 – Di forza o di esperienza riesce quasi sempre a tenere a bada i temibilissimi avversari.
Moretti 6 – Serve l'ingresso di Maggio per affondare senza pietà, fino a che non entra l'esterno vicentino si toglie anche lo sfizio di qualche sortita offensiva.
Biondini 6,5 – Non è un caso se in un paio di settimane è già entrato nel cuore della tifoseria. Il look da vichingo contribuisce a darne l'immagine del lottatore indomito, il resto è opera della sua corsa instancabile in mezzo al campo. (43' st Sampirisi sv)
Kucka 6,5 – Coriaceo ma con il piedino caldo, di visibile per gli spettatori si ricorda un assist in profondità a Gilardino, che si fa ipnotizzare da De Sanctis. Di invisibile invece c'è il lavoro sporco, ma quello lo ricordano soltanto compagni ed avversari.
Jankovic 5,5 – Il ruolo di interno non gli si addice, sceglie male i tempi dell'inserimento e non dà l'apporto che Marino gli richiedeva, nè in fase di contenimento nè in costruzione. (28' st Seymour sv)
Sculli 7,5 – Il soprannome 'Sculley' (un Rooney calabrese) non gli si addice molto. Più che essere un centravanti di movimento è un attaccante esterno perfetto per un attacco a tre, perché si occupa di tutta la fase di ripiegamento, per la gioia dei compagni di reparto. A fine partita scala a fare il fluidificante. Commovente. (33' st Birsa sv)
Gilardino 7 – Lo vedi i primi venti minuti e pensi che l'82 dietro la maglia stia ad indicare la sua età, anzichè il suo anno di nascita. Bolso e impigrito, il gol è frutto di un grande inserimento ed ha su di lui l'effetto della bacchetta magica. Dispensa anche l'assist per il terzo gol di Palacio, che glielo dedica. Che stia per tornare il mortifero 'Gila' che tutti conosciamo?
Palacio 8 – Meriterebbe già un voto all'altezza della splendida parabola con cui trafigge De Sanctis, ma Palacio non è solo questo. Apre spazi, porta a spasso i difensori, dispensa gioco. E si toglie anche lo sfizio del terzo gol, che sembra facile ma solo per uno come lui. Sono undici quest'anno, record personale per lui che non era mai andato in doppia cifra.
All. Marino 7 – Una squadra capace di annichilire una diretta concorrente per l'Europa League per quasi tutta la partita, poi subisce due reti in due minuti e gioca un finale al cardiopalmo. Questo è Pasquale Marino, prendere o lasciare. Preziosi l'ha preso, e se lo conosciamo bene l'ha fatto proprio per questo motivo.
NAPOLI
De Sanctis 5,5 – Sul primo gol forse neanche Spiderman potrebbe nulla, sugli altri due però qualche piccola responsabilità ce l'ha anche lui.
Campagnaro 5 – Inizialmente si piazza a uomo su Gilardino, poi inizia a correre come un forsennato cercando di tappare tutte le falle che crea il movimento degli attaccanti genoani. Ma è una corsa sterile, sconclusionata. Un altro paio di errori da brividi prima che termini la gara.
Cannavaro 4,5 – Completamente nel pallone, si fa sovrastare da Gilardino che libera al tiro Palacio, poi l'avversario lo brucia sul tempo quando va ad insaccare. E dire che è forse il Gila più bolso mai visto in carriera. Continua in seguito a palesare cali di concentrazione, come quando si addormenta e rischia di farsi soffiare il pallone da Palacio. L'infortunio spezza la sua agonia. (Dal 44' Maggio 6,5 – Inizia da terzino, poi prende coraggio ed inizia ad affondare, suonando la carica per gli azzurri. Suo il bel cross che mette Cavani in condizione di segnare il momentaneo 3-1).
Britos 5 – Inguardabile in un paio di occasioni, più in generale è lento e macchinoso, dalla sua parte gli avversari si accomodano col tappeto rosso. I tifosi azzurri sperano che sia solo per la condizione approssimativa, ricordiamo che è stato comprato questa estate per una cifra vicina ai 10 milioni.
Zuniga 5 – Un paio di chiusure in diagonale, in fase offensiva però il suo apporto è praticamente nullo. (Dal 12' st Cavani 6,5 – Entra per timbrare il cartellino e dare la scossa ad una squadra che fino al suo gol era da schiaffi).
Gargano 6,5 – In gran condizione, oggi non può fare nulla ma è l'unico che almeno mostra un minimo di preoccupazione per le sorti della squadra. Fantastico il lancio che manda a rete Lavezzi.
Dzemaili 5,5 – Tanto impegno ma galoppate inconcludenti, sembra un motore che gira a mille senza la marcia inserita. Disarmante un disimpegno ad inizio primo tempo, quando rischia di mandare a rete per la seconda volta Palacio.
Dossena 5 – Passeggia senza mai affondare, regala un paio di occasioni importanti agli avversari.
Hamsik 5 – Indipendentemente dal rigore in movimento che regala alle braccia di Frey, è irritante per il modo in cui passeggia fra metà campo e trequarti senza mai incidere sulla partita. Può e deve dare molto di più, sa benissimo di essere fondamentale per questa squadra.
Lavezzi 6 – Nel primo tempo si danna l'anima, ma predica nel deserto. Poi scompare, ma un minuto dopo il gol di Cavani ha il merito di crederci e trovare subito il gol che mette paura ai rossoblu.
Pandev 5,5 – Attivo nei primi minuti, poi si perde nella mediocrità generale. Esce prima dell'assalto finale. (Dal 28' st Vargas sv)
All. Mazzarri 5 – Se si eccettua il moto d'orgoglio degli ultimi 15 minuti è ancora una volta un Napoli pessimo, con una difesa da schiaffi, che si presta agli affondi di un Genoa che per gran parte del match fa ciò che vuole. Passa a quattro dietro quando ormai è troppo tardi, il centrocampo è sempre in inferiorità numerica. E dopo Siena è ancora una sconfitta: se continua così si farà scavalcare anche da squadre con un monte ingaggi molto più basso. Altro che Udinese…
Arbitro Rocchi 5,5 – Incomprensibile il giallo a Lavezzi, che costerà caro al Pocho, squalificato contro il Cesena. In generale una gestione dei falli e dei cartellini che innervosisce entrambe le squadre.
GENOA-NAPOLI 3-2
Genoa (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Kucka, Sculli (33' st Birsa), Biondini (43' st Sampirisi), Jankovic (28' st Seymour); Palacio, Gilardino. A disp.: Lupatelli, Jorquera, Pratto, Zé Eduardo. All.: Marino
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro (46' pt Maggio), Britos; Zuniga (11' st Cavani), Dzemaili, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev (28' st Vargas). A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Inler. All.: Mazzarri
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 31' e 25' st Palacio, 36' Gilardino (G), 35' st Cavani, 37' st Lavezzi (N)
Ammoniti: Kucka, Mesto, Jankovic, Palacio (G), Cannavaro, Lavezzi, Dzemaili (N)




















