Top e flop della XIX giornata di Serie A, secondo i voti dei nostri inviati
PAGELLONE / ROMA – Totti è il miglior giocatore dell’ultima giornata del girone d’andata. Con i suoi gol mette in ginocchio il Cesena di Antonioli, il peggiore di questo turno di Serie A. La prestazione dell’estremo difensore bianconero è gravemente insufficiente.
TOP
5) Ibrahimovic (Milan) – Parte lontano dalla porta e in avvio di gara sbaglia qualche appoggio. Con il passare dei minuti, cresce il nervosismo, perché non gli arrivano palloni giocabili. Nel secondo tempo, ecco la svolta: riesce a trovare molto più spazio e veste i panni del finalizzatore. Trova il gol che sblocca la partita e firma il 3 a 0 con un tocco al volo no-look. Trasformista. VOTO 7.
4) Armero (Udinese) – Vera forza della natura, il terzino bianconero apre le marcature al Friuli. Non solo si propone sovente sull’out di sinistra, arrivando sul fondo per crossare, ma si applica molto anche in fase difensiva. Serve a Di Natale l’assist del 2 a 0 dopo aver portato a spasso mezza difesa avversaria palla al piede. Treno. VOTO 7.
3) Pandev (Napoli) – Se il Napoli evita la sconfitta sul campo del Siena, è soprattutto merito suo. L’ex attaccante della Lazio ha il merito di girare in rete di testa un cross di Dossena, pareggiando il vantaggio bianconero firmato Calaiò. Da solo tiene in piedi l’intero attacco partenopeo, sfiorando addirittura il raddoppio con una giocata d’alta scuola. Ancora. VOTO 7,5.
2) Miccoli (Palermo) – Pericoloso in molte occasioni, mette in mostra una grande voglia e determinazione. Autore di tre assist, sfruttati al meglio da Budan, Migliaccio e Mantovani, riesce a trovare la gioia della rete personale, scartando il portiere genoano. Mette lo zampino in ogni azione offensiva del Palermo e il pubblico del Barbera torna ad abbracciarlo. Ritrovato. VOTO 8.
1) Totti (Roma) – Pronti via e insacca alle spalle del suo ex compagno di squadra Antonioli il pallone del primo gol romanista. Dopo sette minuti si ripete, raggiungendo quota 211 goal con la stessa maglia. VOTO 8. Con i suoi lanci illumina il gioco della Roma, dispensando assist al bacio e giocate spettacolari. A dispetto della carta d’identità continua ad essere decisivo. Super. VOTO 8.
FLOP
5) Ljajic (Fiorentina) – Partita di sacrificio quella dell’attaccante viola. Gioca per la squadra, cercando di tenere la palla per far salire i suoi. Servito male e poco dai compagni di squadra, non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale offensivo. Isolato. VOTO 5.
4) Matri (Juventus) – Sfiora il gol dopo appena due minuti, ma col passare del tempo il suo apporto alla gara diminuisce sempre più. Impreciso nei passaggi, finisce spesso in fuori gioco. La squadra lo cerca, ma riesce a sbagliare anche le cose più semplici. Probabilmente, sente la pressione del nuovo acquisto Borriello. Nervoso. VOTO 5.
3) Mascara (Novara) – Posto da Tesser a difesa del controcampi piemontese, l’ex partenopeo non riesce ad esprimere le sue qualità in fase offensiva. Molto nervoso e a tratti irrequieto, protesta sempre e fallisce quasi ogni tocco. La sua partita finisce al 70’, quando l’allenatore del Novara decide di sostituirlo. Spento. VOTO 4,5.
2) Cannavaro (Napoli) – Calaiò non è certo un fulmine di guerra, ma basta e avanza per mettere a nudo tutte le incertezze difensive del difensore partenopeo. L’attaccante del Siena ne approfitta, segna il gol del vantaggio e ringrazia. Troppo spesso gli attaccanti bianconeri riescono ad eludere la sua marcatura. Smarrito. VOTO 4,5.
1) Antonioli (Cesena) – Dire che ha qualche responsabilità nella sconfitta della sua squadra sarebbe un eufemismo. Ogni tiro della Roma è un gol. La prestazione dell’ex portiere giallorosso è troppo brutta per essere vera: la sua porta viene violata ben cinque volte. E’ vero che i suoi compagni non lo aiutano, ma non fa nulla per migliorare la situazione. Spettatore. VOTO 4.




















