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Calciomercato, l'Editoriale di Sugoni (SkySport24) – Tevez non e' in saldo, Pato sotto esame fino a giugno

Nuovo appuntamento su Calciomercato.it con il noto giornalista dell'emittente satellitare, specialista di mercato

EDITORIALE SUGONI CALCIOMERCATO.IT / MILANO – C’è un quadrilatero che a Milano in questo mercato non passa mai di moda: Milan-Inter-Ancelotti-Mancini. Suggestioni da derby senza confini. Carlitos Tevez resta in vetrina, acquisto di lusso che nessuno vuol farsi scappare. Ma il City non fa saldi: niente prestiti, siamo inglesi. Mancini lo ripete da tempo, il no all’Inter è stato il punto esclamativo su tutta la vicenda. E l’effetto postdatato del  viaggio a Londra di Galliani: lui con 25 milioni più bonus, Tevez lo avrebbe preso tutto e subito. La cessione di Pato sarebbe stata la banca da cui ottenere i soldi. L’accordo era fatto. Prima che quella famosa telefonata fermasse tutto. Così Tevez è sfumato, Pato non se ne è andato e nel frattempo il derby è volato via. Ma conveniva cedere il brasiliano (cinque anni più giovane) per l’argentino? No, per Berlusconi come per tanti altri. No, per età e prospettive. Si, per chi ha accompagnato con i fischi il brasiliano fuori dal campo domenica sera. In sei mesi, Pato dovrà trasformarli in applausi, e conquistare anche il suo compagno Ibra. Perché Leonardo e Ancelotti a giugno riproveranno a portarlo a Parigi. E se le sue prestazioni non cresceranno in continuità, non è detto che riceveranno un altro no. Intanto i rossoneri proveranno ad arrivare a Tevez (ma tornando alle condizioni iniziali di prestito con diritto di riscatto, magari puntando forte sulla volontà del giocatore), tenendo Pato: il massimo per i tifosi.

Non per Maxi Lopez: in perenne attesa, convinto che per lui la strada del Milan non si sia mai chiusa del tutto. Le prossime saranno le ore delle valutazioni. E dei dubbi. Anche quelli nerazzurri partono da una domanda: quanto ci serve Tevez? “Un affare si fa solo se ha senso” ha detto Moratti. E su quel senso tutti si interrogheranno. L’Inter ci riproverà, ma l’impressione è che Tevez sia sempre stato considerato un’opportunità e non un’ossessione. Lo stand-by in questo momento in fondo conviene a tutti. Anche perché la vera domanda da farsi è un’altra: come sta Tevez? A vedere le ultime immagini in arrivo dall’Argentina, bene. Abbronzato, sorridente. Peccato che questo non basti a far capire quanto tempo gli occorrerà per essere pronto a scendere in campo. L’offerta più alta al momento resta quella del Paris Saint Germain. Oltre 30 milioni. Gli inglesi la accetterebbero di corsa. Ma Tevez di giocare in Francia per ora non ne vuole sapere. Il suo pensiero la settimana prossima potrà anche cambiare, però oggi è rivolto solo all’Italia, a Milano. A quel derby che domenica si è gustato davanti alla tv. Chissà per chi avrà tifato. Ancora pochi giorni e – forse – lo scopriremo….

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