L'ex capitano nerazzurro si difende davanti al procuratore Di Martino
CALCIOSCOMMESSE DONI DI MARTINO CORROTTO / CREMONA – E' finito l'interrogatorio di Cristiano Doni, ex capitano dell'Atalanta. Il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, lo ha ascoltato per due ore e trenta minuti. Accompagnato dal suo legale, Doni non ha rilasciato dichiarazioni al momento dell'ingresso, e si trova agli arresti domiciliari. “Non sono un giocatore corrotto”, ha poi detto al procuratore. Il suo avvocato, al termine dell'interrogatorio, ha spiegato: “Lui ha agito per il bene dell'Atalanta, ne è il capitano e simbolo, ha espresso questo suo desiderio attraverso un passo falso che certamente non è giustificabile, ma che forse possiamo comprendere. Scaturisce dal suo desiderio di far tornare in Serie A i nerazzurri. Non si è venduto le partite, ha sempre giocato per vincere. Avuta conoscenza che Atalanta-Piacenza avesse un risultato acquisito, ha comunque fatto passaggio di questa presa di consapevolezza con Gervasoni“.
Queste invece le parole di Di Martino al termine dell'interrogatorio, come riportate da 'gazzetta.it': “Alcuni accertamenti tecnici effettuati hanno permesso di avere conferme sui sospetti attorno ad alcune partite al centro dell'inchiesta, anche di Serie A”. Nel pomeriggio verrà ascoltato Nicola Santoni, ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna.
