I rossoneri, senza brillare, espugnano il Sant'Elia e tornano in testa. In attesa di Udinese-Juve.
PAGELLE E TABELLINO DI CAGLIARI-MILAN / CAGLIARI – Un Milan ordinato e non molto brillante (soprattutto nel primo tempo), riesce a non rischiare poi molto e a battere il Cagliari, con un gol per tempo. I rossoblu mettono in mostra un buon impianto tattico e tanta corsa. Ma gli manca terribilmente un finalizzatore della manovra. Undicesimo gol di Ibrahimovic (capocannoniere alla pari di Denis), a segno per la quinta gara di fila.
CAGLIARI
AGAZZI 5 – Gravi colpe sul gol del vantaggio rossonero: la sua uscita su Robinho è del tutto insensata e lascia la porta sguarnita. Da brividi anche i suoi interventi di piede, in tutto il primo tempo. In avvio di ripresa, si riscatta con una grande parata su Aquilani. Poi un paio di uscite di buon livello. Continua, però, la sua serata negativa coi piedi.
PISANO 5 – Incrocia uno dei rossoneri più in forma (Nocerino). Un inserimento del numero 22 del Milan – e un errore di Agazzi – lo costringono all’autorete, dopo soli 3 minuti. In generale, sta molto sulle sue, sbagliando anche numerosi appoggi. Dopo l’uscita di Ariaudo, scala in mezzo, ma non migliora molto. Dal 79’ GOZZI SV – Pochi minuti.
CANINI 5,5 – ‘Tradito’ dall’uscita di Agazzi, partecipa al pasticcio che genera il vantaggio rossonero. Più fatica nel secondo tempo, quando il Milan si posiziona meglio in campo e attacca con più ordine.
ARIAUDO 6 – Primo tempo di imprevedibile tranquillità: il Milan è spesso sulla difensiva, Ibra gira al largo, Robinho è sterile. Nel secondo tempo, il Milan è più ordinato e il Cagliari soffre di più. In occasione dello 0-2, Ibrahimovic abusa dell’intera difesa di casa. Dal 62’ PERICO 5,5– Si posiziona sulla destra. Il Cagliari dovrebbe attaccare, ma lui più che altro tiene la posizione.
AGOSTINI 6,5 – Spinge con decisione: Aquilani e Bonera sono molto bloccati e lui ne approfitta. Dalle sue parti, svaria spesso Robinho, ma lui dimostra di avere le contromisure adatte, per tutto il primo tempo. Conferma la buona prestazione anche nella ripresa, continuando ad attaccare con costanza.
EKDAL 5,5 – Gioca a sprazzi. Sembra sempre indeciso se accompagnare l’azione o tenere la posizione. Quando osa, però, risulta utile. Solo che lo fa troppo di rado. Nel secondo tempo, circoscrive ulteriormente il suo raggio d’azione. Dal 79’ RUI SAMPAIO SV – Per lui solo una manciata di secondi
COSSU 5,5 – Gioca in mezzo al campo: senza Conti dovrebbe essere lui a guidare il Cagliari. La qualità c’è, mancano le geometrie. Ingabbiato nella zona nevralgica del campo, perde molto dei suoi proverbiali ‘guizzi’.
NAINGGOLAN 6 – Mezz’ala sinistra, limita notevolmente la tranquillità d’azione di Aquilani. Ha però il torto di attaccare poco Bonera. Molto meno preciso del solito, non manca mai nella corsa.
T. RIBEIRO 4,5 – Posizione atipica e delicata la sua: parte a ridosso del centrocampo, quasi da trequartista, per poi diventare la terza punta (centrale nelle ripartenze, largo quando il Cagliari manovra). Pronti via e colpisce un palo esterno. Poi tanti, troppi errori.
LARRIVEY 4,5 – Schiacciato contro Mexes, resta sempre ai margini del gioco. Non riesce mai nemmeno a tener palla, per far salire i compagni.
IBARBO 5,5 – Il più positivo dell’abulico tridente di casa. Svaria su tutto il fronte dell’attacco, sfruttando velocità e forza. Sembra, però, non avere ancora l’istinto da killer, fondamentale in Serie A. Molto meno efficace, nel secondo tempo.
ALLENATORE: BALLARDINI 6,5 – Tante assenze, periodo non facile per i rossoblu. Ballardini si rivela però allenatore di carattere, proponendo uno schieramento atipico e comunque efficace. Per tutto il primo tempo, il Cagliari tieni ritmi altissimi e pressione costante. A inizio secondo tempo, i rossoblu producono il massimo sforzo. Di fatto, però, non creano palle gol eclatanti. Puniti dalla grande giocata di Ibra, gli uomini di Ballardini scompaiono dal campo. Ai rossoblu manca un vero bomber, che dia profondità e finalizzi la buona manovra.
MILAN
ABBIATI 6,5 – Torna dopo il lungo stop. E al 14’ deve superarsi sulla bella conclusione di Ekdal. Nei momenti di maggior pressione del Cagliari, anche se non su tiri molto pericolosi, è chiamato spesso in causa. E risponde sempre con grande precisione.
BONERA 6 – La pressione alta del Cagliari, gli regala tanto spazio. E lui ne approfitta, giocando molto molto alto. Il problema, però, sta nella qualità delle sue giocate. In più, l’essere sempre così avanzato, lo mette in difficoltà anche in fase difensiva. Più ordinato nella ripresa.
MEXES 6,5 – Seconda da titolare in campionato. Ancora una condizione rivedibile. E qualche errore di palleggio di troppo. Cresce con il passare dei minuti, perché la pressione cagliaritana si rivela costante, e la sua esperienza torna utile in molte occasioni. Qualche intervento è davvero importante.
T. SILVA 6 – Ibarbo è velocissimo e decisamente i forma. Ma T. Silva lo recupera in più occasioni. E con una facilità che stupisce. Senza Nesta, piace meno in fase di impostazione, ma resta una sicurezza.
TAIWO 5 – Timido, ancora una volta. Sembra sempre preoccupato di non sbagliare in fase difensiva. E quindi spinge poco e gestisce con eccessiva frenesia tutte le palle che tocca.
AQUILANI 6,5 – Parte male: lento e fuori dal gioco. Soffre soprattutto l’intraprendenza del Cagliari dalla sua parte. Più attivo nel secondo tempo, comincia con un paio di begli inserimenti. Sul primo dei due, va al tiro ma trova un Agazzi attento.
AMBROSINI 6 – Demanda alle mezz’ali i compiti di costruzione (Aquilani) e inserimento (Nocerino). Si concentra, quindi, sulla protezione della difesa. Ma soffre decisamente il ritmo e la pressione del Cagliari. Nel secondo tempo, maggiormente protetto, si disimpegna decisamente meglio. Riuscendo anche a dare qualità in qualche giocata. Dall’85’ VAN BOMMEL SV – Per lui solo pochi istanti.
NOCERINO 6,5 – Pisano gli nega – compiendo autorete – il settimo gol in campionato (avrebbe così uguagliato, in questa stagione, il totale delle reti messe a segno in tutto la sua carriera in Serie A!). Si dimostra ancora una volta in stato di grazia: i suoi inserimenti (più che i suoi recuperi) sono fondamentali per il Milan. Complessivamente, comunque, è meno dinamico del solito.
BOATENG 6 – Primo tempo difficile: il Cagliari pressa e fa gioco, per cui i rossoneri sono spesso costretti a inseguire. In più, il Boa cerca di proporsi come punto di riferimento dei compagni, visto quanto svaria Ibra. Così, però, non ha modo di essere ficcante con i suoi inserimenti. Nel secondo tempo, si posiziona più classicamente da trequartista. Presidia bene la zona, ma non ha lampi.
ROBINHO 6,5 – Preferito ancora a Pato, ripaga Allegri creando il gol del vantaggio rossonero, dopo tre minuti. Poi, per tutto il primo tempo, scompare. Nella seconda frazione, comincia bene, larghissimo a sinistra. Al 58’- servito da Ibra – salta Agazzi, ma non riesce a calciare in porta. Tra l’altro con Boateng solo al centro dell’area. Aiuta Ibra, in occasione del raddoppio del Milan, poi lascia il campo. Dal 74’ PATO SV– Un paio di discese: in tandem con Ibra, viene contrato da Agazzi. In solitaria, si da recuperare dai difensori.
IBRAHIMOVIC 7 – Ok. In area non ci vuole stare. Per carità, vederlo svariare e inventare sulla trequarti è spesso delizioso. Però al Milan serve il suo ‘peso’ anche sottoporta. Molto nervoso (come accaduto anche nella partita contro il Siena), fatica a trovare spazio. Tocca pochissimi palloni, rispetto al solito. Dopo l’intervallo, prova a giocare più avanzato. Al 58’ manda in porta Binho, con un assist favoloso, ma il brasiliano fallisce. Sembra comunque svogliato e indolente. Ma al 60’ chiude la partita con una giocata semplicemente eccezionale. Udite, udite! Al 65’ ben servito da Binho, sbaglia un facile controllo che gli avrebbe spalancato la strada verso Agazzi. A sua discolpa: un minuto prima aveva avuto problemi di stomaco.
ALLENATORE: ALLEGRI 6,5 – Pare chiaro che i rossoneri abbiano bisogno di vacanze. Nel primo tempo, il Milan fatica. Come accaduto sabato sera, contro il Siena. Da capire se sia solo fatica fisica o se si aggiunga un po’ di appagamento. Ma la squadra di Allegri ha comunque il merito di trovare prestissimo un gol piuttosto fortunoso e, soprattutto, di controllare le offensive cagliaritane con complessiva tranquillità. Tutto ciò è reso possibile dal preciso schieramento dei rossoneri, eccezionali nel non perdere mai le giuste distanze. Dopo l’intervallo, il Milan si schiera con maggior ordine e controlla con efficacia. Contenuta la sterile sfuriata rossoblu, in avvio, ci pensa Ibra a chiudere i giochi. Poi è amministrazione agevole.
ARBITRO
ORSATO 6 – Lascia correre molto, ma non sempre dà la sensazione di fare bene. Un po’ ‘lento’ coi cartellini. Nessun errore palese, ma una complessiva sensazione di esagerato attendismo. Complessivamente, comunque, la partita è in pugno.
CAGLIARI-MILAN 0-2
CAGLIARI (4-3-3): Agazzi; Pisano (79’Gozzi), Canini, Ariaudo (62’ Perico), Agostini; Ekdal (79’ Rui Sampaio), Cossu, Nainggolan; T. Ribeiro, Larrivey, Ibarbo. All: Ballardini.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Mexes, T. Silva, Taiwo; Aquilani, Ambrosini (85’ Van Bommel) Nocerino; Boateng; Robinho (74’ Pato), Ibrahimovic. All: Allegri.
ARBITRO: Orsato
MARCATORI: Aut. Pisano 4’ (C), Ibrahimovic 60’ (M)
AMMONITI: Ambrosini (M), Cossu (C), Bonera (M), Larrivey (C)
ESPULSI: –
NOTE: –




















