Contro i ‘timidi’ russi, arriva il nono K.O. per i Nerazzurri
INTER-CSKA, MILITO, RANIERI, COUTINHO, CHIVU / MILANO – Claudio Ranieri non voleva perdere. Lo aveva detto forte e chiaro: la partita contro il Cska, anche se inutile in termini di classifica, doveva essere un ‘segnale di risalita’, nel difficile periodo nerazzurro. Per questo, l’allenatore romano – come ha ammesso in conferenza stampa -, aveva effettuato un turn-over tutto sommato limitato, per “non mandare troppi giovani allo sbaraglio”, in un momento complicato per l’Inter. Di fronte, il Cska Mosca: una squadra che avrebbe dovuto giocare alla ‘morte’, per ottenere una vittoria in grado di regalare il passaggio del turno. In realtà, i russi non sono apparsi per nulla pervasi dal ‘sacro furore’, disputando una partita solo ordinata, quasi si contentassero di limitare i danni. Il match, di fatto, lo perde l’Inter: Milito è in campo come unica punta. Ranieri vuole a tutti i costi rilanciare l’argentino. Ma il ‘Principe’, non fa che confermare il momento negativo, prendendo tutte le scelte sbagliate e fallendo un gol da pochi passi. Si rivede anche Coutinho, dal 1’. Ma il brasilano è tanto volenteroso, quanto confusionario e impreciso. Tanto che, nel secondo tempo, lascia il posto a Zarate. L’ex laziale prova a cambiare il ritmo della squadra, ma ricade nel solito egoismo. L’Inter è comunque ordinata e, stretta attorno a Samuel, non rischia quasi mai. Ma non appena il Cska prova ad accelerare un po’ (determinante l’ingresso di Cauna), i nerazzurri perdono distanze e convinzioni. E se il migliore in campo fin lì – Nagatomo – entra nel ‘pasticcio’ che origina il primo gol russo, si capisce che non è davvero un buon momento, per i nerazzurri. L’Inter ha il merito e la fortuna di agganciare subito il pari. I russi scompaiono di nuovo. Ma dopo il clamoroso gol fallito da Milito, arriva la disattenzione difensiva, che regala a Vasili Berezutski la rete-qualificazione per il Cska. Matura così la nona sconfitta stagionale dell’Inter. Ininfluente, certo, ma che contribuisce a rendere il morale nerazzurro ancora più basso. Si ribadiscono così, i limiti di una rosa in cui i ‘senatori’ sembrano sempre più stanchi e in cui le ‘forze fresche’ paiono non ancora pronte. In conferenza stampa, Ranieri ha detto di “essere stato in situazioni molto più complesse” e di “essere sicuro di risollevare l’Inter”. Certo, possibile. Ma c’è davvero tanto lavoro da fare.




















