Consueto appuntamento con il conduttore dell'emittente milanese
EDITORIALE VETERE MILAN / MILANO – Giù le mani da Allegri. Sono diverse le indiscrezioni e testimonianze di quel “a fine stagione lo cambio” , parole uscite proprio dalla bocca di Silvio Berlusconi, nel box di San Siro nell’immediato post di Milan- Barcellona. Un Allegri onnipresente in queste settimane, al centro di qualsiasi discorso avesse tinte rossonere. Scattiamo una nitida fotografia al tecnico rossonero: temporaneamente (in attesa della partita della Juve) primo in classifica dopo il 2-0 inferto al Genoa, anticipatamente qualificato agli ottavi di Champions, vero e proprio inventore con tanto di brevetto di una squadra divenuta capace, dopo poco più di un anno di lavoro, di giocarsela con qualsiasi compagine in Europa. La partita col Barcellona è stata la prova del nove. Allegri, dicevamo, che è stato oggetto di numerosi e anche coloriti interrogativi: che fa, rinnova oppure no? Berlusconi lo cambia davvero o scherzava?
E addirittura, è vera la liaison con Barbara D’Urso? Alcuni di questi interrogativi hanno presto trovato una pronta risposta, proprio per bocca dell’allenatore del Milan, che ha detto chiaro che “le cose è abituato a dirle dritte in faccia, senza fronzoli”. Non ci interessiamo di veri o presunti gossip, ma della questione contrattuale che è destinata a morire ancora prima di nascere. Allegri, a meno di clamorosi colpi di scena, rinnoverà col Milan se Galliani manterrà le promesse fatte, e sarà un matrimonio prolungato fino al 2014. Detto della questione contrattuale, passiamo alle parole del presidente del Milan (proprio cosi, presidente, a breve l’ufficializzazione della carica), arrivate come un fischio fastidioso alle nostre orecchie. Non confermare un allenatore come Allegri, che da quando è al timone sta riuscendo nell’obiettivo di trasformare la barca a vela che era il Milan nell’agosto del 2010 in uno Jacht di lusso in grado di attraversare anche le acque più impervie. Qualche ingrediente va aggiunto al posto giusto e al punto giusto sul mercato, con la competenza e oculatezza dei grandi chefs, per ultimare un piatto davvero coi fiocchi. Tornando alle dichiarazioni sibilline di Berlusconi, c’e’ chi crede con convinzione che quelle parole non siano state partorite dalla semplice scherzosità del momento, ma che fossero fondate e, addirittura, che nella testa dell’ex premier ci sia già ben impresso il nome dell’eventuale sostituto: Sportmediaset ha parlato di Marco Van Basten.
Per quanto il nome del cigno di Utrecht possa essere affascinante, non è questo né il momento né il luogo giusto, anche solo per ipotizzare o fantasticare su un sostituto: Allegri deve restare alla guida di questa squadra, interrompere bruscamente un progetto avviato e guidato con grande autorevolezza e lungimiranza proprio dal tecnico toscano, dall’addio di Dinho e Pirlo, alla definitiva affermazione di Abate come terzino, passando dalle ripetute panchine di Seedorf …sono state solo alcune delle sue scelte vincenti. Andare avanti con lui, continuando e insistendo con la politica di lancio dei giovani, per ritrovarsi magari a Natale con un regalo grosso cosi sotto l’albero. Con tutta probabilità sarà di provenienza argentina…




















