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Roma, Luis Enrique fa il duro: “La legge e' uguale per tutti, anche per Osvaldo”. E su Totti…

Il tecnico romanista ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Firenze

 

ROMA PARLA LUIS ENRIQUE / ROMA – La Roma sta per partire alla volta di Firenze, dove domani incontrerà la Fiorentina, ma prima c'è la consueta conferenza stampa di Luis Enrique a Trigoria. Il momento non è semplice, il progetto Roma non decolla e nell'occhio del ciclone c'è proprio il tecnico, che non ha ancora legato appieno con la piazza e non riesce ancora a macinare risultati. L'ultima situazione complicata che si è trovato a gestire Luis Enrique è stata la lite fra Osvaldo e Lamela, risolta con il pugno duro. L'allenatore catalano non fa marcia indietro e difende la sua decisione: “Mi spiace per Osvaldo, so quanto contasse per lui questa partita ma bisogna far rispettare le regole e mandare segnali importanti. Ci sono cose che non si devono fare e spero che quanto accaduto a lui serva da esempio a tutti. Sarebbe facile multare il giocatore e via, ma ai giocatori qualche soldo in meno non pesa. In questo modo abbiamo dato un esempio di gruppo compatto e credo che anche Osvaldo abbia capito che la prima regola è il rispetto. Certo, la sua assenza penalizza anche la squadra, ma questa è stata la mia scelta e ne sono convinto”.

LUIS L'ANTIPATICO – Nuvoloni neri si addensano sulla testa dell'entrenador spagnolo, che in un sondaggio è risultato poco simpatico ai tifosi giallorossi. Lui glissa e guarda avanti: “Mi interessa più fare bene il mio lavoro che essere simpatico. Comunque ancora non ho ricevuto insulti per strada, quindi vuol dire che non mi odiano… E' naturale che il gradimento di un allenatore sia legato anche ai risultati, quindi per ora va bene così. Io credo che si debbano sempre rispettare le regole, non si possono fare figli e figliastri. Può piacere o meno questa cosa, ma è così che ci si comporta secondo me. Totti? Nessuno mette in dubbio le sue grandi qualità, ma noi dobbiamo essere in primis una squadra, quindi non bisogna parlare dei singoli. Gli uomini vanno, è la squadra che resta. Naturalmente in campo ne devono scendere undici, quindi io giudico anche sulla base di ciò che vedo in allenamento. Le mie scelte sono sempre finalizzate a cosa è più giusto per vincere”.  

SI VA A FIRENZE – La Fiorentina è un'altra squadra che non se la passa benissimo, oltre al fatto che non segna dal 30 ottobre: “E' brutto da sottolineare, io credo che la Fiorentina sia una squadra validissima con tanti ottimi giocatori e svariate soluzioni offensive. Non sarà per niente una partita facile”. Oltre ad Osvaldo, non sono pochi i problemi di formazione per Luis Enrique, soprattutto in difesa: “Dietro siamo pochi ed abbiamo problemi, non so ancora come ci schiereremo. De Rossi centrale difensivo è una possibilità ma preferirei evitarla, certo in quel ruolo abbiamo anche adattato Cassetti. Lui si è allenato tutta la settimana, ma ieri a metà allenamento ha dovuto abbandonare la sessione, ma è un problema credo non importante. Spero di averlo a disposizione. Tridente Lamela-Bojan-Pjanic senza Totti? Vedremo domani…

A.P.

 

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