“In Francia si vive bene. Sarebbe bello se mi raggiungessero Balzaretti ed Hernandez”
PALERMO, PASTORE, PSG, BALZARETTI, HERNANDEZ / PARIGI (Francia) – In un'intervista esclusiva alla 'Gazzetta dello Sport', Javier Pastore parla del proprio adattamento alla Ligue 1, dove ha già messo a referto sei gol e due assist. “In Francia si vive bene, non mi lamento. Ma la Serie A è un'altra cosa. Qui c'è meno disciplina tattica: è un calcio più fisico, dove è più facile fare gol. Però c'è meno passione: anche se siamo primi, lo stadio non sarà mai pieno come a Palermo“. Sulla 'fuga di talenti' dalla Serie A: “Il calcio italiano non è in declino. Però dovrebbe dare più fiducia ai giovani. In Serie A a 24 anni sei giovane, in realtà, a quell'età, un calciatore è già maturo”. Pastore spiega anche i motivi che lo hanno spinto a trasferirsi al PSG: “Hanno creduto in me, pagandomi una cifra importante (43 milioni). Io sono stato convinto dal progetto, che è simile a quello del Manchester City. Puntiamo a crescere: il primo passo sarebbe tornare in Champions. La società continuerà a prendere giocatori di qualità: mi piacerebbe se arrivassero Balzaretti ed Hernandez. Ipotesi Beckham? Porterebbe tecnica e mentalità vincente”. “I miei giocatori preferiti, della generazione emergente – conclude il trequartista argentino – sono Sanchez e Neymar. Balotelli non lo seguo troppo: non mi piace come vive fuori dal campo. Ma se mette la testa a posto, può diventare un grandissimo”.
S. Ca.




















