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Talento ai raggi X: Pjanic, alla fine arriva il goal!

Storia e numeri del centrocampista bosniaco che ha stregato la Curva Sud

TALENTO AI RAGGI X: PJANIC, ALLA FINE ARRIVA IL GOAL / ROMA Da giovanissimo, come spesso accade in Francia, era considerato il nuovo Zidane. Ora che in una manciata di partite in Serie A ha fatto innamorare tifosi e addetti ai lavori, c’è chi lo paragona a Clarence Seedorf per quel tiro secco e potente, il gran dribbling nello stretto, la visione di gioco a 360˚ e la capacità d’inserimento letale. 5 assist (di cui 2 da calcio piazzato) ed 1 goal: questo il bottino dei primi 3 mesi romani di Miralem Pjanic, talento bosniaco di nascita e lussemburghese d’adozione.

Nato a Zvornik il 2 Aprile 1990, all’età di un anno è infatti costretto a lasciare la sua terra a causa della sanguinosa guerra che affligge l’ex Jugoslavia in quegli anni. La sua famiglia si trasferisce in Lussemburgo per seguire l’avventura calcistica del padre, tesserato da un club semi-professionistico del piccolo stato del centro Europa. Miralem, sin da piccolo, segue il padre negli allenamenti, affezionandosi allo sport e mostrando già un ottimo feeling con il pallone da gioco.

Poco più che tredicenne, vive il suo secondo importante trasferimento: va a Metz, nel nord-est della Francia, selezionato per crescere e giocare nel settore giovanile dell’omonima squadra cittadina. Lì trascorre circa 3 anni, prima di firmare il suo primo contratto da professionista nel Novembre 2007. Un anno prima, durante l’Europeo Under 17, si fa conoscere dagli addetti ai lavori mettendo a segno l’unico goal della manifestazione per la nazionale lussemburghese, invitata come organizzatrice della rassegna. Non è un goal banale: nella sfida con i pari età della Spagna, Pjanic batte il portiere Sergio Asenjo con un pregevole pallonetto. Nonostante il Lussemburgo giochi un ruolo importantissimo nel suo processo di crescita, nel Settembre 2007 il giocatore dichiara di voler difendere da quel momento i colori della Bosnia, fiero delle sue origini.

Nella stagione 2007/2008, con la maglia del Metz, fa il suo debutto in Ligue 1 guadagnandosi in poche settimane il posto da titolare. A fine anno, il suo bottino recita 38 presenze e 4 goal, nonché la nomina come “Miglior Giovane dell’anno in Ligue 1” (trofeo poi vinto da Ben Arfa). A giugno, le maggiori squadre europee avvicinano il Metz per chiedere informazioni sul giocatore, ma il suo desiderio di rimanere nel campionato francese fa sì che a spuntarla tra tutte sia il Lione, per una cifra vicina ai 7,5 milioni di euro. Ci mette un anno a consacrarsi come leader del centrocampo, sia in campionato che in Champions League, manifestazione in cui segna 5 goal e offre 4 assist portando la squadra transalpina in semifinale. Al termine dell’annata 2009/2010 lo score di Pjanic è in doppia cifra sia per quanto riguarda i goal che per gli assist, diventati un suo marchio di fabbrica. Malgrado gli invidiabili risultati personali ottenuti, il Lione decide di acquistare nell’estate 2010 il francese Yoann Gourcuff, consegnandogli il posto da trequartista titolare. L’allenatore Puel prova a far coesistere i suoi due gioielli retrocedendo il raggio d’azione del bosniaco, ma presto l’esperimento tattico viene accantonato a favore di una staffetta a gara in corso tra i due.

Il 31 Agosto 2011, in chiusura di finestra di mercato, il Ds Sabatini trova l’accordo con il club francese sulla base di 13 milioni di euro e Pjanic diventa a tutti gli effetti un giocatore dell’As Roma. Grazie alla sua straordinaria versatilità, riesce ad adattarsi da subito al 4-3-1-2 adottato da Luis Enrique, sia come interno di centrocampo che da trequartista centrale alle spalle delle 2 punte. E’ questo il ruolo dove si trova più a suo agio, ma è anche la posizione dove maggiore è la concorrenza, con Capitan Totti e Lamela pronti a battagliare per una maglia.

Messa alle spalle la sfortunata parentesi con la nazionale bosniaca, con la quale vede sfumare ai playoff contro il Portogallo una storica qualificazione agli Europei 2012, arriva contro il Lecce, alla dodicesima giornata di Serie A, il suo primo goal in maglia giallorossa. Dopo che per ben 5 volte ha fatto segnare i suoi compagni (Osvaldo in due occasioni, una a testa per Bojan, Burdisso e Simplicio), con assist deliziosi da spingere solo in fondo alla rete, possiamo dirlo finalmente, è arrivato il momento per esultare anche per Miralem Pjanic. 

 

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