Il capitano bianconero ha parlato a margine di un evento Adidas
CALCIOMERCATO JUVENTUS / MILANO – “E' un momento bellissimo che adesso non vorrei rovinare parlando del mio futuro. Dobbiamo goderci questo periodo stando però attenti anche alle altre squadre visti gli anni passati”. Così Alessandro Del Piero, a margine di un evento 'Adidas' dove erano presenti anche i cronisti di Calciomercato.it (il capitano bianconero ha disputato una partitella con alcuni giornalisti invitati per testare le nuove adizero f50 al Centro sportivo Bettinelli), ha commentato il momento magico della sua Juventus, senza tuttavia soffermarsi su eventuali discorso di mercato: “Oggi non è il momento di fare calcoli, il Milan resta la squadra favorita perché l'anno scorso ha fatto molto bene. Noi quindi dobbiamo essere forti sotto ogni aspetto”.
IL GRUPPO DEGLI EMARGINATI – Tanti però ancora i calciatori ai margini del progetto di Conte, da Krasic, Elia, passando per Iaquinta e Quagliarella fino a Luca Toni: “Quelli che stanno giocando meno penso siano comunque una grandissima forza, è una fonte di energia incredibile anche per quelli che giocano perchè creano concorrenza. Ora però non è momento di bilanci, le osannazioni sono peggio delle critiche a volte. Giocando poco si ha poca opportunità di prendere il ritmo partita, è innegabile che si soffra a stare in panchina ma sono felice per questo perchè vuol dire che ho ancora dentro un fuoco particolare. Il fatto che io giochi poco o no non cambia che io sia il capitano di questa squadra”.
FUTURO E CALCIOPOLI – Inevitabili, però, le domande sul futuro e sulle continue polemiche riguardanti il caso Calciopoli. “Quando ho detto che giocherò fino a 40 anni, alcuni sono rimasti sorpresi, vorrà dire che dovrò giocare fino a 42 (ride, ndr). In ogni caso, ho intenzione di giocare ancora per qualche anno. Calciopoli? A me interessa ciò che ho fatto sul campo, insieme ai miei compagni, è lui il vero giudice sotto questi aspetti. Per il resto ci sono avvocati, presidenti e tutto il resto.
