Gli azzurri ricevuti al Quirinale dal Capo dello Stato
NAZIONALE ITALIA PRANDELLI BALOTELLI NAPOLITANO / ROMA – L'Italia, scossa dai terremoti politici e sotto lo scacco dello spread, prova a ritrovarsi unità e coesa con la Nazionale azzurra. Oggi la squadra di Prandelli, che stasera affronterà all'Olimpico di Roma l'Uruguay, è stata ricevuta al Quirinale dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano per celebrare i 150 anni dell'Unità. Il ct ha consegnato al presidente una maglia azzurra con il numero 1 e il nome 'Napolitano'. “Per voi della Nazionale l'Italia è sempre stato l'unico riferimento – ha detto il presidente della Repubblica agli azzurri -. Mai come quest'anno con la celebrazione dei 150 Anni, la parola Italia è stata tanto celebrata, ci siamo riappropriati della nostra identità. Avete fatto onore al Paese con i vostri risultati e continuerete a farlo. Io vi ringrazio perché nel 2006 ero appena stato eletto e ho festeggiato con voi il titolo mondiale. Purtroppo l'anno prossimo scade il mio mandato e non c'è un altro Mondiale, ma festeggeremo ancora nuovi successi”. Napolitano ha poi applaudito l'intervento di Buffon che chiedeva una classe politica responsabile (leggi qui): “Il capitano della Nazionale è un portiere ma con il suo discorso ha fatto gol”.
BALOTELLI – Il calciatore di orgine ghanese si è emozionato quando Napolitano ha parlato della concessione della cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia, che si sentono italiani a tutti gli effetti:“Quelle parole mi hanno toccato – ha detto l'attaccante -. E' la mia storia, è assolutamente così”.
PRANDELLI – Il commissario tecnico della Nazionale ha apprezzato quanto detto da Gigi Buffon: “Ci siamo tutti emozionati per il discorso di Gigi. Siamo particolarmente contenti ed orgogliosi per questa cerimonia con il Capo dello Stato”.




















