Moggi condannato, Juventus che non paga i danni, al contrario di Lazio e Fiorentina, e dirama un comunicato che non lascia dubbi: mentre inizia l'attesa per la sentenza di appello di Antonio Giraudo, appare netto il divario tra Juventus e Moggi
SENTENZA CALCIOPOLI JUVE E MOGGI DESTINI DIVERSI/NAPOLI – “La sentenza odierna afferma la totale estraneità ai fatti contestati di Juventus, che presso il tribunale di Napoli era citata in giudizio come responsabile civile a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’articolo 2049 c.c. Tale decisione, assunta all’esito di un dibattimento approfondito e all’analisi di tutte le prove, stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l'unica società gravemente colpita e l'unica a dover pagare con due titoli sottratti, dopo aver conseguito le vittorie sul campo, con una retrocessione e con relativi ingenti danni. Juventus proseguirà nelle sue battaglie legittime per ripristinare la parità di trattamento”.
Con questo comunicato, redatto a meno di mezz'ora dalla sentenza di Napoli, la Juventus mette i paletti su una sentenza che ha del clamoroso: condannate Lazio e Fiorentina al pagamento dei danni, non condannata la Juventus.
Una situazione che oggettivamente necessita di approfondimenti che saranno possibili solo una volta lette le motivazioni della sentenza ma che avrà già il 19 novembre una chiave di lettura, quando è prevista la sentenza di appello di Antonio Giraudo, amministratore delegato della Juventus al tempo dei fatti contestati. Difficile che, a fronte di una sua ulteriore condanna, si possa pensare a un non coinvolgimento attivo della società bianconera, mentre in caso di assoluzione le posizioni di Juventus e Moggi sarebbero completamente differenti, come starebbe emergendo dalla sentenza di ieri.
Posizione differente sottolineata da tempo dalla società bianconera: era il maggio 2006 quando John Elkann si dichiarava vicino “Alla squadra e all'allenatore”, scaricando di fatto due protagonisti della Vecchia Triade (Roberto Bettega non è mai stato coinvolto nello scandalo).
Una tesi volta a differenziarsi dal comportamento di Luciano Moggi portata avanti fino ad oggi e che è sfociata nell'esultanza dell'avvocato della Juventus, Vitiello, alla lettura della sentenza che di fatto scagiona la società bianconera da ogni responsabilità e rilancia la battaglia della Juventus perchè venga fatta piena luce sui fatti del 2006 (in particolar modo sulla scelta di assegnare lo scudetto 2006 all'Inter). Esultanza che ha stizzito l'entourage di Luciano Moggi.
Due strade ben differenti dunque, con Juventus a questo punto pronta a continuare la battaglia che dimostri la disparità di trattamento avutasi nel 2006 (e in questo senso le condanne a Lazio e Fiorentina, non retrocesse all'epoca, sembrano essere molto indicative) e un Luciano Moggi chiamato a dimostrare la propria innocenza.
Nonostante la condanna, per l'ex direttore generale, la strada non è in salita: 8 capi di imputazione su 17 sono caduti, mentre è certa la richiesta di mettere agli atti diverse telefonate rimaste escluse in primo grado perchè scoperte troppo tardi. Telefonate che potrebbero aprire scenari clamorosi.
Resta ora da capire cosa succederà il 19 novembre, quando un'altra giuria, la terza a deliberare su calciopoli, sarà chiamata a giudicare Antonio Giraudo in appello, salvo slittamenti.




















