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Calciopoli, Ibrahimovic difende la Juve: “Eravamo troppo forti, ci volevano affossare”

L'asso svedese, oggi in forza al Milan, scende in campo in favore di Moggi e della 'Vecchia Signora'

MILAN IBRAHIMOVIC SU CALCIOPOLI / MILANO – Altre anticipazioni bollenti sul libro di Zlatan Ibrahimovic, arrivano a poche ore dalla sentenza su 'Calciopoli'.

MOGGI E CALCIOPOLI -Come riporta 'gazzetta.it', l'asso svedese del Milan ha scritto la sua, anche sulla Juventus e lo scandalo scoppiato nel 2006, schierandosi chiaramente in favore dei bianconeri.
“Quando qualcuno domina, gli altri vogliono tirarlo nel fango – sostiene Ibra -. Capimmo subito che la situazione era grigia, i media trattavano la faccenda come una Guerra Mondiale, ma erano quasi tutte balle. Arbitri che ci favorivano? Ma andiamo! Avevamo lottato duramente sul campo, queste sono cazzate! Non ho mai avuto fischietti dalla mia parte, sono troppo grosso. Nessun giocatore della Juventus era amico degli arbitri. Eravamo troppo forti, hanno voluto tirarci giù, come sempre in questi casi”.
Ottima impressione, quella scolpita nella memoria dello svedese, di Luciano Moggi. Ibrahimovic ricorda così la riunione convocata dall'ex dirigente bianconero non appena si aprì la crisi: “Si mise a piangere davanti a tutti noi. Fu un pugno allo stomaco, non l'avevo mai visto debole prima. Irradiava potere e forza, e adesso mi trovavo a provare compassione per lui”.


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