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Tramacere (RadioMilanInter): 'Ultimo derby d'Italia per la vecchia guardia?'

Consueto appuntamento con il conduttore dell'emittente milanese

EDITORIALE TRAMACERE / MILANO –

NOME: Fc Internazionale.

ETÀ: 103 Anni.

ATTIVITÀ: Squadra sportiva di Calcio di SERIE A.

SEGNI PARTICOLARI: Centrocampo vecchio e logoro.

Sale rapidamente l’ansia e l’agitazione per il 133° Derby d’Italia che andrà in scena alle ore 20:45 al Giuseppe Meazza di Milano. Il momento opposto delle formazioni costringe i bookmakers a quotare i bianconeri di Antonio Conte come favoriti sui nerazzurri di Ranieri. Il clima teso, provocato dalle continue sterili polemiche fra i due presidenti, la ormai malsana rivalità fra i giocatori delle due squadre, gli sfottò delle due tifoserie, contribuiranno d accendere una partita che ci si aspetta sia spettacolare soprattutto sul campo.

La partita di Bergamo contro l’Atalanta ha testimoniato, ancora una volta, come l’Inter faccia una tremenda fatica a produrre, ma, soprattutto finalizzare gioco; Ranieri, Paolillo, Moratti si soffermano a guardare gli “spiacevoli” episodi dei calci di rigori, tralasciando, o meglio, fornendo un alibi, alle mancanze della squadra. 5 rigori assegnati contro l’Inter in 8 partite sembrano una brutta coincidenza, ma, tuttavia, i problemi dei neroblu sono da ricercare, purtroppo, all’interno della rosa dei giocatori e dello spogliatoio.

Leggendo le probabili formazioni che scenderanno in campo stasera (INTER: Castellazzi, Nagatomo, Chivu, Lucio, Maicon, Zanetti, Stankovic, Cambiasso, Snejder, Zarate, Pazzini; JUVENTUS: Buffon, Lichsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe, Vucinic, Matri) salta all’occhio una netta differenza: se si considerano solo i cosiddetti giocatori di movimento, l’età media della formazione di mister Ranieri è di 30.5, mentre quella di mister Conte è di 27.2. Il gap si fa ancora più pesante, tuttavia, se si considera solo la linea mediana delle due squadre: 34 Inter , 27 Juventus.

Appare evidente, dai numeri espressi finora, che il vero problema dell’Inter in questa stagione sembra essere la costante presenza in campo, causa scelte tecniche o infortuni, di un centrocampo la cui età media non è più compatibile con i ritmi di gioco richiesti dalla moderna visione del calcio “vincente”. Per mettere in difficoltà qualsiasi formazione esistono 2 semplici soluzioni:

1)      Essere dominanti sul piano del gioco, disponendo di fuoriclasse capaci di trattare la palla in grado di superare ogni difficoltà attraverso la circolazione di palla.

2)      Essere aggressivi e dinamici a livello atletico, pressando le fonti di gioco avversarie con dinamismo, intensità e propositività.

In questo particolare momento della stagione, l’Inter fatica a risollevarsi dai bassifondi della classifica proprio per la mancanza di giocatori in mezzo al campo capaci di mettere in pratica una delle due opportunità descritte. Si rende necessario, quindi, intervenire sul mercato già a Gennaio, in attesa del rientro di Andrea Poli e di un maggiore fiducia concessa a Joel Obi; Serve investire su un giovane centrocampista moderno capace di garantire dinamismo e qualità in mezzo al campo. I nomi di Montolivo (ennesima sfida di mercato con il Milan) e Aaron Ramsey sono i più caldi in questo periodo, ma, prima di tutto, serve uscire con le ossa intatte dalla sfida di stasera.

Una vittoria inaspettata darebbe morale a squadra, società e tifosi, ponendo le giuste basi per l’ennesima rincorsa alle posizioni che più competono ai nerazzurri. Wesley Snejder, appena arrivato all’Inter il 29 Agosto 2009, oscurò la stella di Andrea Pirlo, portando l’Inter a vincere il derby d’andata di quel campionato per 4-0. Che sia ancora una volta il talento del folletto di Utrecht a togliere le castagne dal fuoco e risollevare la stagione dei nerazzurri?

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