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Catania-Inter, Ranieri bacchetta Benitez e Mazzarri. E su Montella…

L'allenatore nerazzurro ha presentato la sfida contro gli etnei ma si e' tolto anche qualche sassolino dalla scarpa

CATANIA-INTER RANIERI BACCHETTA BENITEZ E MAZZARRI/ MILANO – Giornata di conferenza stampa oggi per Claudio Ranieri, che ha parlato alla vigilia di Catania-Inter. L'allenatore nerazzurro ha presentato la gara di domani, ma è anche tornato su alcune dichiarazioni di Rafa Benitez, che recentemente ha parlato dei troppi infortuni nerazzurri, e di Walter Mazzarri, che aveva parlato di Napoli penalizzato a 'San Siro'. “Penso che quando uno non lavora più in un posto, non debba parlarne, anche da un punto di vista deontologico. Per quanto riguarda Mazzarri, tira acqua al suo mulino, facendo vedere solo le cose che fanno comodo alla sua squadra. E' discutibile, ma tira acqua al suo mulino”. Sulla partita di domani ha detto: “Ogni partita ha un significato importante e preciso, per noi ora la gara più importante è quella di domani. Abbiamo visto come il Catania sappia essere pericoloso, anche la Juventus per esempio ha faticato e l'Inter l'anno scorso ha vinto dopo aver sofferto molto ma due anni fa ha addirittura perso. Noi vogliamo vincere: pensiamo a fare punti, solo a questo, per non staccarci dal gruppo di testa”. In Sicilia, Ranieri dovrà vedersela con Montella, che lo sostituì lo scorso anno sulla panchina della Roma. “Montella era un amico prima e lo è anche adesso, non mi fa effetto, fa parte del calcio”. Il tecnico nerazzurro non si lamenta della situazione infortunati nonostante la pausa per le Nazionali lo abbia privato di Forlan: “Al netto la pausa è stata positiva perchè ci sono stati più recuperi che infortuni. Molti giocatori hanno potuto accorciare i tempi di recupero, e mi riferisco a Thiago Motta e Sneijder. Chiaramente mi dispiace per Forlan e Coutinho, ma non sono preoccupato. Colpa delle Nazionali? Magari avevano accumulato lavoro anche prima”. Sulla mancata convocazione di Chivu: “No che non c'entrano le dichiarazioni sulla sua posizione in campo. Ormai siamo tutti abituati, e per lui sono forse un portafortuna”.

D.T. e N.G.

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