Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Serie A, quanti dubbi e perplessita' a Roma e Milano…

Analisi sulla crisi di Inter, Milan, Roma e Lazio

DUBBI E PERPLESSITA' A ROMA E MILANO / ROMA – Sogni ed emozioni a Napoli e Torino, paure e contestazioni a Milano, tanti dubbi e perplessità (fischi?) invece a Roma. La seconda giornata del campionato di A ha capovolto le previsioni di inizio stagione, regalando agli appassionati una classifica, inaspettata, guidata dal Cagliari, Udinese, la formazione di Walter Mazzarri e appunto Antonio Conte. Già da mercoledì i nuovi protagonisti del nostro torneo avranno la possibilità di confermarsi, ma i riflettori saranno soprattutto puntati sulle zoppicanti romane e milanesi:

INTER – Nonostante il punticino contro la Roma, la posizione di Gasperini resta a rischio: colpa di quell'amore mai nato con Massimo Moratti e di quella fiducia-stima mai conquistata agli occhi della squadra. E il modulo? Contro il Novara si potrebbe tornare con la difesa a tre mentre a centrocampo potrebbe avere una nuova possibilità Muntari, impiegato sorprendentemente sabato sera al posto di Forlan. Un'altra scelta, insieme all'esclusione di Pazzini, che ha mandato su tutte le furie il numero uno nerazzurro. Ecco perchè Ranieri spera…

MILAN – Le assenze di Ibrahimovic e Boateng ora si fanno sentire. Al 'San Paolo' infatti il duo Pato-Cassano è stato poco incisivo perchè poco sostenuto da un centrocampo ispiratore e di rottura che ha, di riflesso, condizionato la prova di Nesta, ieri tra i peggiori in campo. Il messaggio per Galliani è quindi chiaro: servono rinforzi per la linea mediana.

ROMA –Il passo avanti contro l'Inter è stato fatto. Un miglioramento che ha permesso a Luis Enrique di rafforzare la sua posizione davanti la stampa e la squadra, ma soprattutto davanti i critici che lo avevano già etichettato come prossimo esonerato (“Non mangerà il Panettone”, vociferavano all'Olimpico dopo il ko contro il Cagliari). Il vero nodo resta così il reparto offensivo: con Osvaldo, Borini, Borriello, Totti e Bojan a disposizione la formazione giallorossa ha realizzato solo una rete in due partite di campionato e creato pochissime occasioni sottoporta. L'unico che, attualmente, sembra meritare la maglia da titolare per condizione fisica, spunti e grinta, è il giovane Borini mentre sul banco degli imputati è finito soprattutto l'italo-argentino. La sua prova di 'San Siro' è stata a dir poco imbarazzante quasi come il suo prezzo: 15 milioni più due milioni di bonus. E' già un flop l'acquisto più caro del campionato italiano dopo Inler (16 milioni di euro).

LAZIO – Per la seconda volta la Lazio, dopo il Milan, è durata solo 30 minuti e per la seconda volta ha evidenziato delle lacune in difesa, colpa anche di un centrocampo troppo leggero. Scontati così i fischi per il tecnico Reja protagonista successivamente di un botta e risposta al veleno con il presidente Lotito: frizioni pubbliche che potrebbero aprire ad una anticipata crisi. Ma se i tifosi rimpiangono la cessione di Zarate, i sorrisi possono arrivare dalla prova di Klose del primo tempo. Ma per impressionare, la Lazio con i suoi big deve durare 90' minuti.

Gestione cookie