Il tecnico del Manchester United parla del calcio italiano, dello strapotere del Barcellona e del suo successore
CHAMPIONS LEAGUE FERGUSON MILAN NAPOLI ALLEGRI / ROMA – Intervistato anche da 'Il Corriere dello Sport', il tecnico del Manchester Uniter, Sir Alex Ferguson ha parlato della situazione del calcio italiano, dello strapotere del Barcellona, del suo successore in panchina e di allenatori come Guardiola e Mourinho.
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GUARDIOLA E MODELLO BARCELLONA – “Guardiola è stato un giocatore, ha imparato da Cruyff e dagli altri allenatori stranieri che hanno allenato il Barca, Cruyff, Van Gaal. Ha imparato dai suoi maestri ma ci ha messo anche delle sue idee, come tanta energia nel pressing”,
NAPOLI E CHAMPIONS – “E' inserito nel gruppo più difficile, lo chiamo il girone della morte: se sopravvivono a quel girone, possono arrivare ovunque. Hanno la spinta di 70-80 mila tifosi, incredibile. Mi ricordo i mondiali del 1986 quando allenavo la Scozia: nel girone pescammo Germania, Danimarca e Uruguay, fu molto dura. Quando c'è un sorteggio, innanzitutto speri di non viaggiare tantissimo, di evitare squadre turche o ucraine, ad esempio, perché le trasferte lunghe possono essere un problema. La seconda cosa: pensare a portare a casa 10 punti”.
TECNICI GIOVANI, ALLEGRI –“Allegri, ad esempio, è uno che mi piace, è un grande. Diamo loro il tempo di crescere. Quando ho iniziato, mi sono ritrovato con appena otto giocatori a disposizione nella mia prima settimana da allenatore. E' consigliabile averne almeno dieci, più un portiere…”.
CASO TOTTI-ROMA – “E' il simbolo della Roma non vorrebbe mai lasciare questa squadra come Giggs e Scholes non hanno mai voluto lasciare lo United. Totti va tenuto sempre a un certo livello nella Roma, come ho fatto io: Giggs magari non lo faccio giocare tutte le settimane ma la sua presenza è sempre lì, potrebbe essere lo stesso anche per Totti”.
S.C.




















