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Sciopero calciatori, Setti allarmato: “E' una situazione di crisi”

Il vicepresidente del Bologna si dice preoccupato per il difficile momento del calcio italiano

BOLOGNA SETTI SCIOPERO / BOLOGNA – “Il Bologna era pronto a scendere in campo, credo si tratti di un affronto rispetto quello che il mondo sta passando. Per noi era giusto firmare e giocare”. Il vicepresidente del Bologna Maurizio Setti commenta così a caldo sulle frequenze di Radio Sportiva la decisione di indire lo sciopero per la prima giornata di campionato. Come spesso accade il dirigente degli emiliani punta il dito contro il potere decisionale delle grandi: “Purtroppo siamo nella condizione di dover sottostare alle big che, bene o male, indicano le linee da seguire. Provo dispiacere per un sistema che si ferma, penso alle gente che tornava dalle vacanze e aveva preso già i biglietti. E' un aspetto doloroso per il calcio italiano, rispetto agli altri paesi siamo in difficoltà. Bisogna mettersi a tavolino e ridiscutere il sistema calcio, accantonare i pareri dei singoli club e maturare un ragionamento un più globale. Altri campionati in Europa ci hanno scalzati, non possiamo più permetterci di comprare e siamo costretti a cedere i giocatori all'estero. Non si può più sostenere una situazione simile. Contratto collettivo? Dopo il primo no ora è d'obbligo trovare un accordo. Altrimenti andremmo incontro a un grave scandalo”.

A.B.

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