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Contributo solidarieta', Galliani: “E' a carico del lavoratore”

L'ad del Milan interviene in merito alla querelle tra calciatori, societa' e politica

MILAN GALLIANI CONTRIBUTO SOLIDARIETA' / MILANO – “Il contributo è a carico del lavoratore, non ci sono dubbi. Non c'è un incremento di Irpef, è un contributo straordinario di solidarietà. E questo andrà inserito nel nuovo contratto collettivo”. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, interviene così nel dibattito relativo al contributo di solidarietà inserito nella manovra varata dal governo. “Il calciatore continuerà a ricevere il netto concordato con la società. Il contributo è a carico del lavoratore”, ripete Galliani giudicando non corretta la posizione di Leo Grosso, vicepresidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), secondo cui 'se nel contratto c'è scritto che i compensi sono calcolati al netto, il contributo va pagato dalla società. Se invece sono calcolati al lordo, spetta al giocatore'. “Grosso sbaglia”, dice Galliani, intervenendo ai microfoni di 'Sky Sport24'. Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione normativa, ha definito 'viziati' i calciatori. “Io faccio il dirigente di società e non mi permetto di commentare. Il ministro Calderoli ha le sue opinioni che non mi permetto di commentare o giudicare”, dice Galliani. “È importante che ognuno abbia la responsabilità relativa al ruolo che ha: il calciatore deve fare il calciatore, il faccio il dirigente e il ministro fa il ministro. Io difendo la posizione della società, che non è una posizione contro i calciatori. Dobbiamo contribuire tutti a salvare il paese, lo facciano anche i calciatori che guadagnano oltre una certa cifra”.

A.C.

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