La rassegna iridata si apre oggi. Calciomercato.it vi accompagna alla scoperta dei nuovi fenomeni
MONDIALE UNDER 20, COLOMBIA 2011, CASEMIRO, COUTINHO, LAMELA / MILANO – Il Mondiale Under-20 è, tradizionalemente, un appuntamento che nessun talent-scout si lascia sfuggire. Spesso, infatti, nella competizione giovanile più importante, si possono notare i grandi campioni di domani. Fenomeni come Maradona, Messi, Kakà, Ronaldinho, Piquè, Casillas e Henry hanno mosso i primi importanti passi 'internazionali', proprio in questo torneo. In Colombia, si sfideranno 24 selezioni nazionali. In un costante turbinio di equilibri e rapporti di forza. Orientarsi, in una competizione giovanile così articolata, non è sempre facile. Calciomercato.it cerca perciò di offrirvi una guida che renda possibile individuare i giocatori più interessanti. Consapevoli che la stella più luminosa è quella ancora da scoprire.
LE FAVORITE
Argentina, Brasile, Francia e Spagna sono le Nazionali che, più di tutte, puntano alla vittoria finale. La 'Albiceleste' è la squadra che, negli ultimi anni, ha maggiormente dominato il calcio giovanile. Reduce dalla delusione del Sudamericano Under-20, la selezione di Walter Perazzo, arriva in Colombia decisa a trionfare. Si punta forte sul blocco di giovani forgiato dal River Plate: Erik Lamela sarà il faro della squadra, affiancato da Roberto Pereyra e Adrian Cirigliano. Davanti, l'accoppiata composta da Manuel Iturbe (attaccante di origine paraguaiana, già firmato dal Porto) e Facundo Ferreyra (stellina del Banfield). L'alternativa più credibile all'Argentina è costituita dal Brasile. La Seleçao ha dominato l'ultimo torneo giovanile sudamericano e, anche se priva di Lucas e Neymar, ha tutte le carte in regola per ripetersi. La spina dorsale della rappresentativa verdeoro è rappresentata da un centrocampo di classe e potenza, costiuito da Casemiro e dal meno conosciuto (ma altrettanto interessante) Oscar. La stella dovrebbe essere l'interista Coutinho, chiamato a prendere per mano la squadra e a dimostrare, finalmente, di meritarsi i continui elogi che ha ricevuto negli scorsi mesi. La Francia, campione europeo under-19, è la rappresentativa più 'pericolosa' del 'vecchio continente'. I giovani transalpini vogliono continuare a vincere, per ridare fiducia (calcistica) a un paese scosso dai recenti rovesci della Nazionale maggiore. I giocatori chiave sono il mancino della Real Sociedad Antoine Griezmann, il playmaker del Chelsea Gael Kakuta e il 'veterano' del Le Havre Guedia Fofana. C'è molta fiducia in casa 'Blues': il motto è vincere divertendo. Anche la Spagna ha come obiettivo la vittoria finale. Negli ultimi anni, il calcio – tanto a livello di club, quanto di Nazionale – è stato un dominio iberico. La selezione under-20 di Julen Lopetegui sente il peso delle aspettative, ma il ct è convinto di poter trasformare la “pressione straordinaria”, in uno “stimolo a fare bene” che potrebbe dare la spinta finale a una squadra piena di talento. Dopo la rinuncia di Thaigo Alcantara, le sorti della 'Roja' poggiano sulle spalle dei centrocampisti Oriol Romeru e Daniel Pacheco. La stella assoluta, però, dovrebbe essere Sergio Canales, in cerca di riscatto dopo il poco spazio avuto al Real Madrid.
OUTSIDERS
In 'seconda fila', scalpitano Messico, Portogallo, e Mali. Il movimento calcistico messicano sta infatti vivendo un momento straordinario: il livello del campionato nazionale non è mai stato così elevato, la Nazionale A ha trionfato nell'ultima Gold Cup, l'under-17 – in giugno – ha vinto il Mondiale di categoria e una selezione sperimentale (under-20 più fuori quota) è riuscita a ben figurare nell'ultima Coppa America. Il ct Juan Carlos Chavez, non nasconde le ambizioni di 'El Tri', ammettendo di avere una “rosa ricca di talento”. Le maggiori speranze messicane sembrano affidate alla coppia d'attacco del Guadalajara, formata da Erick Torres e Ulises Davila. In particolare, Davila è già stato designato come erede di 'Chicharito' Hernandez. Il Portogallo, dopo anni di 'latitanza', si riaffaccia con ottimismo a una competizione giovanile. In completo disaccordo con la tradizione, però: infatti il punto forte della selezione di Ilidio Vale è la difesa, dove spiccano Roderick, Cedric (più che promesse, rispettivamente, di Benfica e Sporting Lisbona) e Tiago Ferreira (che il Milan ha già prelevato dal Porto). Per il Mali, il Mondiale colombiano, è un appuntamento con la storia: Cheik Fantamady Diallo – il Del Bosque maliano – è convinto che questa sia la miglior generazione di giovani calciatori mai espressa dal paese africano. Il terzetto del Paris Saint Germain composto dall'attaccante Kalifa Coubilay, dal fantasioso Adama Toure e dal possente Kalifa Traore, forma l'ossatura di una squadra che vuole stupire.
DA NON SOTTOVALUTARE
Dietro le 'grandi' si muovono sempre squadre interessanti. Le classiche 'possibili sorprese' che, in un torneo giovanile, sono costantemente da mettere in conto. L'Egitto, presenza fissa del Mondiale Under-20, è squadra rodata e solida (da monitorare il portiere El Shenawi e i centrocampisti Hamdy e Ibrahim). La Croazia è una delle squadre più talentuose del torneo: Pamic è una punta 'di fisico' già conosciuta in Germania, mentre Filip Ozobic sembra destinato a proseguire la tradizione dei funamboli balcanici (se è vero che, all'Europeo Under-19, è stato il giocatore che ha subito più falli). Il Camerun è una vera e propria 'multinazionale', con giocatori attivi in ogni parte del mondo: si punta molto su Ella ed Etock, protagonisti a 'La Masia' (la scuola calcio, 'cantera' del Barcellona), ma anche sul 'bomber' della prima divisione thailandese Franck Ozhanda. Nella Costarica tutti seguiranno Joel Campbell, che si è già messo in mostra nell'ultima Coppa America 'dei grandi'. Riportato tra i coetanei, dovrebbe ulteriormente fare la differenza. La selezione di Ronald Gonzales ambisce ad arrivare lontano, fondando le proprie speranze sul possesso palla e la tecnica individuale. Austria e Inghilterra sono le due europee a cui viene dato minor credito. Ma occhio a Andreas Heraf e Matt Phillips. La Nigeria, in un Mondiale Under-20, non va mai sottovalutata: mancherà l'interista Obi, ma si vedrà in azione l'attacante del VVV Venlo Ahmed Musa. La Colombia, oltre al fattore campo, potrà contare sulle ambizioni di James Rodriguez (attaccante del Porto) e sulle invenzioni di Muriel. Il ct Lare è convinto di non fallire. Rimpianti per la Sud Corea, che non potrà avvalersi del 'tridente dei sogni' costituito da Ji Dong-Won (Chunnan Dragons), Son Heung-Min (Amburgo) e Nam Tee-He (Valenciennes). Ma il 'vecchio stregone' Lee Kwang-Yong promette di avere le soluzioni giuste. Occhio anche ad Adrian Luna che – con i suoi calci piazzati – potrebbe aiutare l'Uruguay a proseguire un'estate di successi. Infine, Panama: dopo una grande Gold Cup, potrebbe stupire anche a livello giovanile (da seguire il portiere Luis Meija).




















