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Revoca Scudetto 2006, La Russa: “Da Palazzi vendetta contro Facchetti”

Il politico e tifoso dell'Inter commenta la vicenda relativa all'indagine della Procura di Napoli

CALCIOPOLI SCUDETTO 2006 LA RUSSA / ROMA – A margine di una conferenza stampa alla Camera, Ignazio La Russa, politico e tifoso dell'Inter, getta un'ombra sul lavoro del procuratore federale Stefano Palazzi: “Mi sembra ci sia una vendetta postuma contro Giacinto Facchetti, quella vendetta di alcuni ambienti che non hanno mai apprezzato il grande apporto dell'Inter in questi anni al calcio italiano”, l'accusa di La Russa a chi ha riaperto il capitolo Calciopoli: “Senza il 'triplete' -aggiunge- l'Italia avrebbe perso diverse posizioni nel ranking internazionale”. Il ministro della Difesa parla di “vendetta” di Stefano Palazzi contro Facchetti, all'epoca dei fatti presidente dell'Inter, e osserva: “È un atteggiamento di sottile anti-interismo di tutto il calcio italiano”, persino peggiore “dell'antiberlusconismo, perchè più sottile e invisibile”. Ma l'accusa contro il procuratore Palazzi non si ferma: “Premetto che io per quello scudetto non ho mai festeggiato, ma trovo veramente vergognoso l'attacco a Facchetti, una persona di grande onestà intellettuale e trasparenza. In quei giorni del 2006 – ricorda La Russa – Facchetti era disperato per il disonore di cui si era ricoperto il calcio italiano. Quando gli chiedevo perchè l'Inter aveva tante difficoltà a vincere, lui mi diceva che 'combattiamo contro qualcosa che non si capisce, qualcosa di invisibile. Se vuole, il Consiglio federale mi chiami pure”. Il ministro si dice comunque tranquillo per quanto riguarda la posizione giuridica dell'Inter: “Nessuna conseguenza giuridica né morale può derivare da un'inchiesta dove non c'è possibilità di difesa: c'è stata la prescrizione – osserva – e quindi non esiste un contraddittorio né ci sarà alcuna conseguenza”. E un procuratore che va avanti su questa strada, insiste La Russa, “esercita in maniera scorretta il proprio ruolo. Tutta la mia solidarietà va a Moratti. Anche se ha votato per Pisapia…”.

A.C.

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