Il presidente partenopeo fuga i dubbi su un coinvolgimento nella vicenda della sua squadra
SCANDALO CALCIOSCOMMESSE DE LAURENTIIS NAPOLI / NAPOLI – “Non mi risulta che il Napoli sia coinvolto, per quanto riguarda la presenza allo stadio di determinati elementi le società di calcio non sono mai da considerarsi responsabili perché allo stadio è vietato l'ingresso solo a quelli colpiti da Daspo, questa è la legge”. Lo ha dichiarato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che questa mattina ha incontrato il nuovo sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Palazzo San Giacomo. “Il Calcio Napoli non può stare all'entrata e verificare la fedina penale di tutti quelli che entrano – ha aggiunto De Laurentiis – Noi abbiamo 700 stewart le cui liste sono a conoscenza della Questura. Bisognerebbe stabilire con il ministero dell'Interno se in un impianto pubblico di cosi' grandi proporzioni come uno stadio di calcio possa entrare chi ha reati diversi da quelli da stadio”. “Viaggiamo nel vecchio e non nel futuro. Per l'avvenire devono crearsi condizioni di controllo. Per esempio la Lega deve avere con lo Stato il controllo del 50% delle scommesse sul calcio. Invece abbiamo 3 società, più altre straniere, piu' alcune con sede in Asia per le scommesse in itinere. Facciamo un tavolo con Platini e Blatter per regole inopinabili e chiare per il calcio che deve rimanere uno sport e un'industria”, ha aggiunto il presidente della Ssc Napoli.
A.C.




















