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Retrocessione Samp, contestazione moderata e civile

Nessun incidente fuori da 'Marassi' dopo la sconfitta con il Palermo che e' costata la Serie A

RETROCESSIONE SAMP CONTESTAZIONE MODERATA / GENOVA – C'era rassegnazione nell'aria a Genova prima e durante la partita della Sampdoria contro il Palermo, quasi consapevolezza di una retrocessione ormai inevitabile. E infatti è arrivata puntuale con un'altra, ennesima, sconfitta casalinga. Inevitabili le contestazioni a Garrone e ai giocatori ma, se si considera che solo qualche settimana fa i tifosi doriani manifestavano a Bogliasco minacciando e malmenando Cavasin, si può dire con piacevole sorpresa che non si è assistito neanche per un secondo ad episodi di questo tipo.

La tifoseria blucerchiata, anzi, ad un anno esatto dalla festa Champions, ha dato ampia dimostrazione di quanto non meriti la categoria cadetta sostenendo la squadra dall'inizio (splendida coreografia e striscione che recitava 'a testa alta, fieri dei nostri colori') fino alla fine, quando a partita finita nessuno ha abbandonato lo stadio, ma tutti si sono stretti intorno alla loro squadra sventolando sciarpe e bandiere e cantando a squarciagola come la loro fede non potesse retrocedere.

Nessuna tensione neanche all'uscita del pullman della squadra, atteso come di consueto in questi casi da un nutrito gruppo di contestatori di qualunque genere ed età. Secondo quanto raccolto da Calciomercato.it, presente fuori dal 'Ferraris', anche in quei momenti i supporters sono rimasti calmi, impietriti e sconcertati da quanto avessero appena visto ma per niente orientati a mostrare il loro disappunto in modi non civili. Unica eccezione qualche bottiglia lanciata contro il veicolo societario, ma la presenza di un nutrito gruppo di forze dell'ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) ha permesso che la situazione non degenerasse.

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