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Lazio, Lotito e la guerra di latinismi e parole con Sconcerti

Il patron biancoceleste dà vita ad un lungo diverbio verbale col sorriso sulle labbra con l'opinionista di 'Sky'

INTER-LAZIO PARLA LOTITO A FINE GARA / MILANO – Buon primo tempo della Lazio a Milano contro l'Inter, ma proprio nel momento più bello la squadra di Reja si spezza e i nerazzurri hanno la meglio. Non è contento, ovviamente, Claudio Lotito che commenta a fine gara ai microfoni di 'Sky': “Abbiamo sprecato un'occasione d'oro non agendo in maniera cinica al momento opportuno. Forse dopo l'1-0 e la superiorità numerica ci siamo autoconvinti che il più fosse fatto. Troppo presuntuosi? No, forse siamo troppo umili, ci vuole un po' più cattiveria”. Le immagini televisive mostrano poi il patron biancoceleste a colloquio con il designatore arbitrale Braschi sugli spalti del 'San Siro' e dallo studio di 'Sky', con Mario Sconcerti in primo piano, piovono le provocazioni verso Lotito che si difende: “Non è successo nulla, stavamo solo parlando della partita. Non cominciamo a mettere in giro voci che non esistono”. Sconcerti, però, incalza: “Sa che sta facendo una excusatio non petita?”. E il patron biancoceleste: “La citazione excusatio non petita, accusatio manifesta non la farei mai. Non si può parlare con i designatori? Io sono anche membro del Comitato di Presidenza della Federazione. Non vado in Federazione? No, avete informazioni sbagliate. Così si rischia di dare un'immagine sbagliata del sistema, non mi posso eclissare quando incontro il designatore arbitrale. Non siamo stati eccessivi”. Il giornalista Mario Sconcerti prima cerca di smorzare la polemica dando maggior colpa al designatore Braschi e poi si arrende chiudendo: “Presidente, basta sono sfinito. Le dò ragione, non ce la faccio più. Cosa le devo dire?”.

E.R.

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